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I Rettiliani – nella loro lingua, Rach’asset – sono una specie che si evoluta da animali molto simili ai nostri rettili. Sono ovipari. Nel loro mondo, a non evolversi, erano stati animali simili ai nostri mammiferi, che depredavano le uova ed erano, quindi, i loro naturali antagonisti.
Per la maggior parte del tempo sono asessuati, cosa che li rende meno schiavi di noi degli impulsi sessuali. Nel momento dell’accoppiamento, che sia per procreare o per piacere, decidono quale sesso vogliano assumere. Per procreare scelgono sessi opposti, chiaramente, mentre se si accoppiano per piacere, la scelta può anche essere omologa. Bastano poche ore, per un rettiliano, per esporre gli organi scelti.
I rettiliani si accoppiano per la vita, ovvero, una volta fatta una scelta, rimangono insieme per sempre fino alla morte di uno dei due. Non concepiscono il tradimento, né negli affetti né nella vita. Per loro è infatti un crimine molto grave tradire un impegno preso, di qualunque genere.
Hanno capacità telepatiche molto deboli, ovvero, se stanno vicini, possono trasmettere, tramite appositi organi presenti nelle creste craniali, impulsi che sono recepibili da analoghi sensori, sempre presenti sulle creste del cranio. Questi segnali trasmettono direttamente schemi mentali di vario tipo e quindi non solo visivi o auditivi ma anche olfattivi ed emotivi. Tale capacità si sviluppa fin da quando il feto è già abbastanza sviluppato nell’uovo e questo permette a un rettiliano di creare fin da subito un legame mentale con i propri piccoli e quindi di riconoscere le proprie uova fra tante.