Ferrara, uomini del Fare ma non del Pensare

di Asino Rosso 1

Sempre polemiche e quasi soltanto dal PD local mai ripresosi criticamente dall' ormai già lontana sconfitta elettorale (unica attenuante l'elettroencefalogramma piatto e pericoloso del PD nazionale di Letta.. e il livello della stampa local spesso sempre più inutile e mediocre, come poi quasi tutti i media nazionali, ormai, sempre meno attendibili...). Ad esempio, sui lavori pubblici. Indubbiamente trend propulsivi in tale senso della Giunta a trazione Leghista attuale (anche se per merito soprattutto di non leghisti eletti in giunta o "consulenti" sinergici.... In stile Lega veneta uomini del Fare. Comunque roba istituzionale, meritocratica, quindi i No a priori del PD suonano ridicoli, rispetto a quel che non faceva nell'ultima gestione di "sinistra" precedente...
Di vero purtroppo è che globalmente i Leghisti local si confermano uomini del non pensare....(e in certo senso, quelli che neppure fanno ma pensano solo obsoleto, altri vertici economici, sanitari (Ospedale di Cona senza personale e ormai poco efficiente!) culturali ecc. della comunità ferrarese).
Effetti collaterali  di tale andazzo intraprendente è certa indubbia caoticità continuum nel traffico e la circolazione cittadina, non imputabili a una mistificante euforia di ripresa economica ecc, postcovid.... Nè a certe associazioni che contestano certi pur grandi eventi dislocati anche in centro storico che  fanno decollare il Turismo checchè se ne dica, come il Palazzo dei Diamanti e mostre originali quali Bansky, Ligabue con l'era Sgarbi che hà già ottimizzato (anche con sinergie estere) il grande esistente patrimonio culturale e storico di Ferrara città d'arte.
Una ottimizzazione dello stesso finalmente Antonioni e un download, anti-ideologico, del grande Balbo trasvolatore sdoganato in tutto il mondo (solo la casta rossa di Ferrara finge di non saperlo....).
Semmai osserviamo un eccesso di Associazioni promosse dalle Istituzioni e di piccoli eventi....e certamente nessun project  per Ferrara città d'arte del Futuro. Ma qui Ferrara è come tutta Italia, postcovid e nell'illusione di chissà quale new renaissance, anzichè un realismo anche futuribile meramente minimalista e di sopravvivenza, visti i tempi orwelliani veri. Necessario feedback positivo per spera in futuro cambiare ovunque paradigmi obsoleti e oggi mistificanti in tutti i campi....