di R. Guerra
".....O' Connell, al Wired Next Fest di Firenze, spiega che "il libro parla di persone che hanno un'aspettativa speranzosa che un domani si possa sconfiggere la morte. I transumanisti sono coloro che pensano che si possa utilizzare la tecnologia per spingere oltre la condizione umana". Una spinta a caro prezzo e certamente non alla portata di tutti: non stupisce che a scommettere concretamente sul tema non siano poi i "tecnofreak" ma anche e soprattutto miliardari dalle ingenti risorse. (....)
"....I transumanisti vogliono spingere al limite la vita umana sfruttando le tecnologie, ma ci sono problemi etici. E rischia di essere un sogno solo per straricchi " (....)
Questo il senso dell'intervento al Festival di Firenze del giornlaista scientifico irlandese come ulteriore commentario al suo fortunato giustamente reportage libro sul transumanesimo di tempo fa "Essere una Macchina" (Adelphi). Libro pregevole ma fin dalla uscita colmo di bachi anche strani, esempio certe omissioni e gaffe tipoo il transumanesimo movimento misogino per assenza di donne attiviste, falso fin dall'inizio visto che una certa Natsha Vita More presente in primo piano fin dal secolo scorso (perino una fondatrice!) e con numerose figure femminili presenti in ogni Convegno Transvision!
Ora ennesime banali e anche ipocrite (a uso e consumo della sindrome di Frankenstein bioetica) postille disarmanti: appunto solita bioetica mortalista, cattolica e reazionaria, persino riesumata (sic!) la lotta di classe. Peccato... Ad esempio il futurista e transumanista Kurzweil (photo) ben altra altitudine anche "militante" come attivissimo ricercatore e autorevolezza scientifica oltre che mediatico-informativa corretta (e anche molti altri, fuori da certa vulgata del web e dei media stessi che purtroppo anche O'Connell così rischia di promuovere "inquinando" il Transumanesimo futurista...).