Decreto sicurezza e allarmismi | estense.com Ferrara: Negli ultimi giorni si è intensificato il grido di dolore di un certo numero di pseudo-intellettuali che usa toni allarmistici sugli effetti dell'emanando Decreto Sicurezza. Il rappresentante provinciale del SILP CGIL,che forse si diletta anche di cartomanzia perché sa predire il futuro, afferma che: 'Con la conversione in legge di questo decreto, stranieri che sino ad oggi hanno seguito corsi di studio, stanno cercando di apprendere mestieri, collaborano con associazioni di volontariato, verranno esclusi dai centri SPRAR'. Vorrei dire al Sig. Vincenzi che innanzi tutto non è prevista alcuna esclusione automatica (ma forse la cosa non gli è nota) perché coloro che risponderanno ai nuovi requisiti continueranno a rimanere in Italia. Il citato sindacalista in divisa dovrebbe inoltre fare - innanzi tutto - il poliziotto perchè a far politica a Ferrara già ci pensa il nostro amato pastore, Mons. Perego. A prescindere dal fatto che le poche risorse economiche a disposizione, in particolare
Alla Mecca il profeta preferito dai musulmani era Mosè; a Medina il suo posto fu preso da Abramo, e Maometto trovò ottime risposte da opporre alle critiche degli ebrei:lui e i suoi musulmani erano tornati allo spirito più puro della fede (hanifiyya) proprio di quegli uomini che erano stati i primi muslim a sottomettersi a Dio. Non sappiamo fino a che punto Maometto abbia condiviso il desiderio di alcuni arabi degli insediamenti di tornare alla religione di Abramo. Nel Corano non viene fatta menzione della piccola setta meccana hanyfiyya;e la figura di Abramo prima delle sure medinesi fu oggetto di scarso interesse. Tuttavia, sembra che in questo periodo i musulmani chiamarono la loro fede hanifiyya, la vera religione di Abramo. Maometto aveva quindi trovato una via per confutare gli ebrei, senza abbandonare l'idea centrale della sottomissione a Dio anziché a una mera espressione terrena della fede, e la rivalutazione dell'importanza di Abramo gli permise di approfondire tale c...