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Comitato Ius Soli ferrarese? Analfabetismo scientifico culturale

di B. Guerrazzi


Se un tizio caio sempronio qualunque si piazza davanti al duomo ad esempio di Ferrara e si lancia in un diversamente comizio proclamando di potere salvare il mondo, risolvere in un nanosecondo i problemi storici del terzo quarto mondo, arriva l'ambulanza con il teletrasporto e la diagnosi sarebbe Delirio di Onnipotenza.
Ci spiace, suonerà politicamente e ferraresemente scorretto, ma la nascita anche a Ferrara di un Comitato Ius Soli e Ius Cultura, con autorevoli anche vertici istituzionali local primi firmatari (ci manca solo il vescovo Perego che almeno avrebbe gettato coerentemente la maschera già in sé trasparente come noto...) oltre a troppi di  certa solita intellighenzia local radical chic e postcomunisti (!) è semplicemente Parallela.. all'avventato ipotetico profeta nostrano del noto pulpito ritualizzato però nella Londra britannica (persino Marx pare fu protagonista...).
Perché, lasciando perdere eventuali malafede di certo ben noto business sui migranti, le argomentazioni dei Ius Solis...,  sono solo sintomi della più grande Fake News del nostro tempo, completamente dissociata dal mondo reale, leggi priorità in una Italia in semidefault reale simile quasi alla Grecia, nonostante le bufale del PD e delle Statistiche Numerologie. Quella del terzomondismo e della vera natura del migrantismo: la bufala anche recentissima della Nave dei Bambini sbarcata a Palermo, con ventenni spacciati per minorenni..., la dice lunga ulteriormente. 
Neppure un argomento evoluto per risolvere davvero (e ovviamente a medio lungo termine) del Comitato (già la denominazione di memoria soviet...) lo iato storico del Terzo Mondo.... Ovvero, denuncia del fallimento dell'Unione Europea e dell'Onu sul cosiddetto tema epocale... ovvero denuncia della follia dell'Unione Europea stessa nella sua politica storica persino osannata anti OGM che lateralmente ma in modi devastanti impedisce piani internazionali in tal senso per risolvere concretamente almeno in prima istanza la fame nel mondo, esorcizzata sempre con miti ecosostenibili e di decrescita infelice e demonizzazioni del consumismo. E sia ben chiaro, anche centrando questi bersagli critici, tali denunce resterebbero meramente astratte, visto il Potere periferico di Sindaci o di certa Intellighenzia che non contano un cazzo nello scacchiere internazionale, ma almeno indicherebbero ben altre rotte.
Invece si ascoltano solo dei Pappagalli che nonostante le sempre più confermate collusioni dirette tra migrantismo e mafia internazionale e  terrorismo, e il degrado esponenziale e l''islamizzazione anche in Italia di interi quartieri nella grandi città e anche in micro in molte aree periferiche dell'Impero. delirano di integrazione grazie allo Ius Soli al passo con il disegno meramente futurelettorale della fu sinistra che ha sostituito la razza italiana e la classe dei lavoratori come sua forza appunto elettorale con  gli eredi di Menelik o  Radici.  E sia ben chiaro, pochissimi veri profughi o disperati reali, quelli non arrivano in Italia per gli Smartphone e con fisici quasi palestrati o manco hanno pochi euro o dollari per viaggiare pericolosamente in barconi!
Deboli anche certi esempi in certo senso più pre italiani per giustificare anzitempo lo Ius Soli: trattasi di un cavallo di troia per spalancare ulteriormente l'invasione extracomunitaria. Molto semplicemente chi nasce in Italia da genitori stranieri, in questo periodo storico, solo alla maggiore età dovrebbe , se lo desidera, diventare italiano, rinunciando alla sua nazionalità endogena: nulla impedisce, nel frattempo, come poi già avviene, uguaglianza di diritti (e doveri) per le condizioni esistenziali, tranne praticamente il diritto di votare che non a caso si acquisisce a 18 anni, anche gli italiani normali! Andrebbe anche abolita la doppia nazionalità, dovrebbe valere anche per gli italiani all'estero che magari li fanno votare anche se da 30 anni fuori Italia!
La mistificazione poi infine dell'Integrazione (quando anche i sondaggi dimostrano che certe comunità stesse la rifiutano senza evolversi dalle loro tradizioni antidemocratiche e antioccidentali per quasi DNA) è solare anche se misconosciuta sul piano conoscitivo:  poche righe di antropologia culturale non alla Parmenide ma storico evolutiva darwinistica sociale, di etologia comparata, di psicanalisi, di sociologia o "cibernetica sociale" o "futurologia scientifica" non a una dimensione e da automi reificati e omologanti, dimostrano la semplice complessità di tale processo, di integrazione tra semplici popoli anche se simili sul piano storico culturale, figurarsi quando, come avviene, tra popoli di disuguaglianza storico culturale anche secolare e valoriale.  In ogni caso solo piccoli gruppi di stranieri non generano contaminazioni incontrollabili e potenzialmente epidemiche proprio come delle malattie ai danni delle culture oggettivamente superiori globalmente nei registri di sistema e nei software destinate  a degradarsi se il loro numero è quantitativamente squilibrato.
Chi ripete la litania che il migrantismo fa parte della storia dell'umanità si dimentica che tali processi e dinamiche storiche hanno avuto sempre ritmiche temporali e  vincoli nei tempi moderni neppure paragonabili al cosiddetto fenomeno attuale: da migliaia e migliaia di anni dai nostri antenati africani a comunque  appunto vincoli non certo da alberghi almeno a 3 stelle per gli italiani all'estero del primo novecento!
Soltanto immaginare di generare integrazioni con tali bachi rivela solo optional psicosociali come criteri che nella storia della scienza equivale a regredire alla psicologia dei cani di Pavlov o dei ratti e dei piccioni che giocano a ping pong di Skinner, ovvero al superato (e per inciso anche tremendamente vulgato in certo andazzo) old Comportamentismo o Behaviorismo!
Più nello specifico: rifiutare in nome di mere astrazioni pseudoumanitarie, di vincolare i confini nazionali, significa la fine del contratto sociale di un popolo, la fine di uno stato di diritto, equivale alla regressione archetipica comunista: mica il comunismo è nato con Lenin o il 1917, era la condizione naturale dell'umanità ancestrale quando le persone era indifferenziate, semplici unità umane vincolate alle leggi totem e tabù delle tribù!  E ci sono voluti a quei tempi centinaia e centinaia di migliaia di anni per ..ad esempio scoprire il fuoco e cominciare la famosa evoluzione sociale che oggi i paladini del pensiero unico praticamente negano,  ripartendo dalla Tabula Rasa tardo comportamentistica!  Negare quando necessario il diritto al confine geopolitico di un popolo ricorda fin troppo infine il mito comunista contro la proprietà privata e il diritto alla Privacy e lo Spazio degli individui liberi! Si parla di Hardware metaforicamente, di significanti, non di egoismi piccolo borghesi, l'essenza della libertà, della differenziazione dalle simbiosi pre umane o dei popoli veri arcaici..
Insomma il Comitato Ius Soli ferrarese neppure impara dal divenire dei fatti: prima fissati sulla Teoria della Percezione o Gestalt volgarizzata, ora regrediti, riassumendo alla Psicologia più elementare ma sempre gradita al Potere dei riflessi condizionati senza alcuna attenzione e consapevolezza della Logica evoluta Cognitiva.....

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