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L'India e lo spirito dell'Arthasastra di Kautilya




di Pierluigi Casalino



> Alla base della concezione dello stato dell'India resta ancora oggi la
> dottrina dell'Arthasastra, lo straordinario e spietato trattato di
> realismo politico e civile che fu scritto da Kautilya per Candragupta
> Maurya (sull'Arthasasta e sulle questioni della tradizione politica e
> giuridica indiana, chi scrive ha già avuto modo di intrattenersi su
> Asino Rosso). Nonostante che il Paese asiatico sia considerato a
> ragione la più grande democrazia del mondo per la quantità della sua
> popolazione, il senso del comportamento pubblico dell'India è
> improntato alla più spregiudicata determinazione . L'arte del governo
> o "artha" è alla radice dell'India antica e moderna, aldilà delle
> stucchevoli rappresentazioni pacifiste di cui si è convinti all'estero
> di fronte a iconografie ricorrenti nell'opinione comune. Se è vero che
> il dharma, l'artha e il kama hanno pari dignità, è l'artha che muove
> l'ordine delle cose in ogni stagione della millenaria vicenda indiana.
> Affermare che l'India è pacifista, dunque, è dire una sciocchezza. La
> stessa sua politica estera prova che la ricerca della pace sia una
> vera mistificazione. L'India ama la guerra, per non dire che qualche
> volta adotta addirittura un atteggiamento guerrafondaio, come è stato
> nel caso (ma è solo un esempio) della nascita del Bangla Desh,
> operazione che obbedisce alla strategia di avere al di fuori del
> propri confini paesi amici o satelliti, se non annessi al territorio
> indiano. L'idea perciò che l'India possa essere uno stato orgoglioso,
> fortemente espansionista, e con un impianto (e relativa
> organizzazione) militare molto potente viene compresa nel mondo con
> grande difficoltà, come appare anche nel caso dei marò, che si
> presenta solo alla classe politica italiana come un rebus, anzi come
> un mistero. L'India ha più portaerei degli Stati Uniti dì'America ed è
> dotata di un esercito immenso, mentre le sue forze aeree e
> missilistiche sono tra le più moderne, vantando anche il possesso di
> armi segrete. La tendenza è quella della sopraffazione armata dei
> vicini (quando il boccone è a portata di bocca) e, pur di fronte ad
> analoghe politiche nemiche, come quella cinese (e comunque la Cina si
> preoccupa di ciò). Se la Russia non fosse alleata storica dell'India e
> tra i due paesi non ci fosse di mezzo l'Himalaya, anche Mosca dovrebbe
> preoccuparsi dell'espansionismo indiano.

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