Passa ai contenuti principali

L’interpretazione del Fascismo pirandelliano nell’originale lettura di Pierfranco Bruni in “Il tragico e la follia” con Video di Anna Montella di Sandro Marano*

 

L'interpretazione del Fascismo pirandelliano nell'originale lettura di Pierfranco Bruni in "Il tragico e la follia"

con Video di Anna Montella

 

 

di Sandro Marano*

 

 

 

 

Il nuovo saggio di Pierfranco Bruni Luigi Pirandello il tragico e la follia (edizioni Nemapress pp. 109) è un lavoro ricco di spunti di riflessione, di riferimenti critici e di raffronti stimolanti. Spicca tra questi ultimi il raffronto che l'autore fa con Pavese, cui mancava l'ironia presente invece in Pirandello. E questo spiega il diverso esito della loro esistenza. La tesi centrale del saggio, sicuramente condivisibile, a noi pare che sia in questa affermazione: "credo che in Pirandello tutto sia teatro."


Per Pirandello l'essere si riduce all'apparire, la vita non può non mascherarsi, la sua nudità, che la riflessione scopre, porta l'uomo alla follia (è un motivo per la verità presente anche in Nietzsche: "tutto ciò che è profondo ama mascherarsi"). Ora se la vita è cieco e irrazionale impulso, se la vita è nella sua essenza tragica, se è un moto che di continuo e sempre crea e distrugge forme, allora tanto vale non prenderla sul serio.

Ecco l'ironia! Se si vive e non si riflette su di essa, può apparire perfino gioconda (Mal giocondo non a caso è intitolata la sua prima raccolta di poesie). L'umorismo salva Pirandello dal male di vivere e dal suicidio.

Un altro tema degno di nota è quello sul fascismo di Pirandello. Un tema assai dibattuto dagli interpreti che si erano posti varie volte la domanda sul perché Pirandello avesse aderito al fascismo senza trovare una risposta soddisfacente: infatti, l'adesione al fascismo non è una diretta conseguenza della sua filosofia relativista, tutte le maschere che la vita assume si equivalgono, la democrazia come lo stato totalitario.

In riferimento a ciò la risposta di Bruni è senz'altro originale:  il fascismo di Pirandello è a-ideologico. Per temperamento e formazione Pirandello non poteva non preferire l'ordine al caos, la sincerità all'ipocrisia, non poteva non disprezzare quella "tirannia mascherata da libertà", che in fondo è la democrazia. Infine, notevole è la parte che Bruni dedica alla poesia di Pirandello (la critica letteraria su questo dice davvero poco o nulla!).

Egli cerca, analizzando le varie raccolte di versi di Pirandello di valorizzare in qualche misura i suoi versi. Per parte nostra, riteniamo che l'autentica poesia di Pirandello è nel Fu Mattia Pascal e nelle Novelle, i suoi versi non vanno oltre l'800, stilisticamente ripropongono un certo classicismo lontano dalla ns. sensibilità. In ogni caso, quanto alle tematiche, ci sembra affatto condivisibile la notazione di Bruni secondo cui la sua poesia è "un vissuto da anticamera".

(Sul libro di Pierfranco Bruni è stato realizzato da Anna Montella un Video: http://pierfrancobruni.weebly.com/ oppure su: https://www.youtube.com/watch?v=vrzdqIxu5Ws).

 

 

 

 

 

 

*  Scrittore, giornalista, saggista

 

 

 





Post popolari in questo blog

AGAR, ISMAELE E MAOMETTO (E L'ISLAM)

Alla Mecca il profeta preferito dai musulmani era Mosè; a Medina il suo posto fu preso da Abramo, e Maometto trovò ottime risposte da opporre alle critiche degli ebrei:lui e i suoi musulmani erano tornati allo spirito più puro della fede (hanifiyya) proprio di quegli uomini che erano stati i primi muslim a sottomettersi a Dio. Non sappiamo fino a che punto Maometto abbia condiviso il desiderio di alcuni arabi degli insediamenti di tornare alla religione di Abramo. Nel Corano non viene fatta menzione della piccola setta meccana hanyfiyya;e la figura di Abramo prima delle sure medinesi fu oggetto di scarso interesse. Tuttavia, sembra che in questo periodo i musulmani chiamarono la loro fede hanifiyya, la vera religione di Abramo. Maometto aveva quindi trovato una via per confutare gli ebrei, senza abbandonare l'idea centrale della sottomissione a Dio anziché a una mera espressione terrena della fede, e la rivalutazione dell'importanza di Abramo gli permise di approfondire tale c...

-Heliopolis-Rivista- Delouze e Gattari...Petrongari

 a cura di Sandro Giovannini.Filosofia Estrema       Presentazione di UMBERTO PETRONGARI Il mio saggio (ancora inedito, e – forse provvisoriamente – intitolato Deleuze-Guattari, Sade-Masoch ), è soprattutto sull’ Anti-Edipo di Deleuze-Guattari , opera tale da contrapporsi alquanto nettamente alle posizioni di Masoch, e, soprattutto, a quelle di Sade: anche, quindi (e in particolare), a quelle che emergono dal suo breve scritto su ciò che deve intendersi per repubblicanesimo (scritto dedicato ad ogni francese dallo spirito illuministico-rivoluzionario, al fine di portarlo a pieno compimento).    Ma per quel che riguarda il masochismo, la sua interpretazione deleuziana, mi deriva dalla lettura di uno scritto (del 1967) che il filosofo francese dedica a Masoch. Ebbene, tale scritto, si occupa abbastanza approfonditamente anche del pensiero sadiano, anche allo scopo di chiarire le differenze tra l’uno e l’altro fenomeno (perlomeno a dire di Deleu...

Maria Marchese,Poesia,inedito,Dans Le Miroir -Francese

 VIDEO M Marchese     https://asinorossoferrara.blogspot.com/2025/01/maria-marchesepoesiaineditodans-le.ht ml   .. 𝐬𝐭𝐚𝐦𝐚𝐭𝐭𝐢𝐧𝐚 𝐟𝐚𝐜𝐜𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐢𝐥 𝐛𝐢𝐬 𝐢𝐧 𝐩𝐨𝐞𝐬𝐢𝐚! 𝐀𝐛𝐬𝐨𝐥𝐮𝐦𝐞𝐧𝐭... 𝐃𝐢𝐫𝐞𝐭𝐭𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐝𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐯𝐨𝐜𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐌𝐚𝐫𝐜𝐡𝐞𝐬𝐞 Maria Marchese 𝐥'𝐢𝐧𝐞𝐝𝐢𝐭𝐚 𝐃𝐨𝐮𝐜𝐞𝐦𝐞𝐧𝐭 𝐝𝐚𝐧𝐬 𝐥𝐞 𝐦𝐢𝐫𝐨𝐢𝐫 𝐒𝐜𝐫𝐢𝐭𝐭𝐚 𝐞 𝐢𝐧𝐭𝐞𝐫𝐩𝐫𝐞𝐭𝐚𝐭𝐚 𝐝𝐚 Maria Marchese 𝐈𝐬𝐩𝐢𝐫𝐚𝐭𝐚 𝐝𝐚 𝐆𝐢𝐨𝐜𝐡𝐢 𝐩𝐫𝐨𝐢𝐛𝐢𝐭𝐢 𝐝𝐢 𝐍𝐚𝐫𝐜𝐢𝐬𝐨 𝐘𝐞𝐩𝐞𝐬 𝐉𝐚𝐦𝐚𝐢𝐬 𝐬𝐚𝐧𝐬 𝐥𝐚 𝐩𝐨𝐞́𝐬𝐢𝐞, 𝐥'𝐚𝐦𝐨𝐮𝐫, 𝐥'𝐚𝐫𝐭, 𝐥𝐞 𝐫𝐞̂𝐯𝐞, 𝐥𝐞 𝐛𝐨𝐧𝐡𝐞𝐮𝐫 𝐞𝐭 𝐥'𝐢𝐧𝐚𝐭𝐭𝐞𝐧𝐝𝐮 𝐩𝐥𝐮𝐬 𝐛𝐞𝐚𝐮 𝐪𝐮𝐞 𝐩𝐫𝐞́𝐯𝐮! Infospaziodedicato zoomonart.blogspot.com    Continua la ricerca anche in lingua francese della Poetessa e  "esperta" in moda Maria Marchese, nota anche per il Libro, Le Scarpette Rosse,  per certa animazione e interviste articoli Video in riviste specializzate, bel mix t...