Roma, 6 febbraio 2014 - Dopo decenni in cui storici, critici, studiosi ed esperti non hanno saputo esprimersi sullo status dell’opera, che non è stata mai esposta da quando la Fondazione Solomon R. Guggenheim ha assunto responsabilità per la collezione e mai pubblicata sui suoi cataloghi, oggi finalmente l’enigma è stato risolto grazie a un acceleratore di particelle. I ricercatori hanno misurato la concentrazione di radiocarbonio in un piccolo frammento della tela non dipinta di un’opera che si presumeva appartenere alla serie “Contraste de Formes”, realizzata tra il 1913 e il ‘14, e hanno poi messo i risultati in relazione con il cosiddetto “bomb peak”. Grazie a questa comparazione, sfruttata per la prima volta per valutare l’autenticità di un quadro, si è concluso con assoluta certezza che la tela su cui è stato dipinto il quadro è posteriore al 1959, dunque successiva di almeno 4 anni alla morte del pittore francese (1955).
La ricerca è stata compiuta al Laboratorio per l’ambiente e i beni culturali (LABEC) di Firenze in collaborazione con la sezione INFN di Ferrara e lo stesso Guggenheim di Venezia, nell’ambito delle attività della rete INFN dedicata allo studio e alla diagnostica dei beni culturali. Lo studio è pubblicato sulla rivista scientifica “The European Physical Journal Plus”(EPJ Plus)..... C LE SCIENZE