DALLE parti della sinistra hanno trovato un soprannome per Renzi. Lo chiamano “il futurista”, per quel dinamismo che sta imprimendo alla politica. Un po’ disprezzo e molta invidia. Gianni Cuperlo, il leader della minoranza dem, ha detto ai renziani che “usano metodi fascisti” : l’esito del futurismo – è il ragionamento – sta nella velocità con cui si passa sopra anche alle liturgie democratiche.
Nichi Vendola, il capo di Sel, consiglia al segretario dem un po’ di saggia lentezza: eviterebbe il Caimanum, la legge elettorale scritta in un patto con Berlusconi, il Caimano appunto.
Ma la politica è un ribaltamento continuo. E c’è una cosa sulla quale Renzi non ha nessuna fretta. Chiede anzi più tempo. È il patto con il governo Letta, l’agenda di “Impegno 2014″. Sottoscriverla subito? No. C’è da aspettare l’approvazione della legge elettorale alla Camera. Almeno.