La "Bella Addormentata" secondo Bellocchio


 
alla Mostra de Cinema di Venezia Bella addormentata di Marco Bellocchio, film in concorso che affronta il tema dell’eutanasia. Lo spunto narrativo è la vicenda dei Eluana Englaro, ragazza che nel 2009 morì in maniera naturale per interruzione della nutrizione artificiale. Da questo motivo medico si addipana uno morale, quello del senatore Uliano Beffardi (un dimesso Toni Servillo) che deve votare una legge a favore dell’eutanasia, lui che aiutò la moglie malata a morire. La figlia è la cattolica Maria (Alba Rohrwacher) che sta lottando contro l’eutanasia, sebbene ad una manifestazione sotto l’ospedale dov’è ricoverata Eluana s’innamori di un ragazzo della fazione opposta, Roberto (Michele Riondino).
La narrazione procede per blocchi, concentrandosi poi sulla storia di Divina Madre (una algida Isabelle Huppert, nell'episodio migliore del film), attrice che accudisce la figlia Rosa, costretta a vivere grazie ad un respiratore artificiale. Divina Madre ha annientato la sua vita per Rosa, ha interrotto la sua carriera di attrice teatrale, tanto da compromettere il rapporto con il figlio Federico. Abita da sola in una villa, nella stanza dov’è Rosa due suore l’aiutano, seminando preghiere sempre “a voce più alta” durante le ore. Federico in un tentativo di liberare la madre da questa schiavitù, senza farsene accorgere stacca il respiratore della sorella: il padre interviene, ma la madre ha intuito il gesto e rimprovera il figlio. La donna alla fine chiede di togliere tutti gli specchi della casa... C
 
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