Terremoto in Emilia: Media nazionali distratti o pennivendoli?


 
Incredibile! Il terremoto in Emilia- a quanto pare fa notizia solo quando le scosse fanno oltre 5 magnitudo  audience o qualche morto ci scappa!  Già fenomeno aberrante sottolineato da più parti dopo la prima scossa...del 20 maggio   Ma poi solita ibernazione. Noi non ci stiamo!  Già la stampa-nello specifico locale- pur comprensibile- (mica son psicologi, ovvio) ha ingranato la quarta dando finalmente la parola all'eccellenza geologica ben presente nell'eccellente Unife scientifica ferrarese. Fondamentale feedback per bilanciare il terrorismo mediatico (su bufale cme il fracking e simili) persino di parlamentari ferraresi e Lega Ambiente... oltre alle reazioni deformate dello stesso sindaco  o della giunta (che pur non sta operando globalmente male ma... necessario un salto di qualità e sinergie Tecniche doc possibili) sul giusto principio di realtà degli scienziati che devono combattere la superstizione e certa new age locale per forza e per innestare quei meccanismi futuri immediati necessari per riadattare Ferrara (atttraverso una prevenzione e azione innovativa antisismica) alla nuova realtà geopolitica in senso  molto letterale e concreto. Chè poi- fermo restando i necessari feedback molto terreni economici -leggi euro a cascata (ma non roba astronomica...) può essere se privilegiata e mirata -  come impone non l''estetica ma la sopravvivenza almeno virtuale - un paradossale volano futureconomico (anche a Ferrara- ben prima del sisma in afasia produttiva...).
Sconcerta comunque appunto questa strana conclamata rimozione nazionale mediatica (oltre che politica, almeno in troppa quantità...): fosse stato il Sud, maligna qualcuno  apriti cielo! Ma con l'Emilia (comunque Rossa e autonoma ...) ben poco magna magna possibile , con pur gli ultimi sbiaditi compagni.
In ogni caso- questo terremoto emiliano (ancor anomalo e non domato) rivela una realtà indiscutibile: la medocrità generale di una informazione nazionale- giornali e televisione- che evidentemente opta non solo per cinico calcolo d'audience  come già accennato (pochi morti...  regione rossa - per quanto stinta poco manipolabile in tali contesti...) ma per una vera e propria perversione del fare giornalismo e informazione. Nulla di eccezionale, ma una volta di più chiaro che i problemi strutturali in Italia non sono solo un carattere nazionale storicamente poco moderno (se non ostile al necessario spirito meritocratico conoscitivo e scientifico anche per la politik . e le emergenze contingenti), nè solo i Politicanti di tutte le classi e le ideologie, ma certamente anche la casta dei giornalisti, ma una casta inconscia (nessun complottismo razionale!) di pennivendoli mediocri o mandarini, almeno in gran numero!  La stampa emiliana, tutta la società civile emiliana, e ferrarese nello specifico, istituzioni incluse, intellettuali (se ci sono in  Emilia...) idem, denuncino (una volta tanto oltre qualsivoglia orticello politichese, compresi noi stessi..., ) questa VERGOGNA NAZIONALE!  O soltanto appunto la necrofilia, per dirla con Erich Fromm, in senso psicosociale, eccita ormai la NOTIZIA?  Vogliamo dire come banale esempio di certo andazzo mediatico: su Google nel web -persino- son sparite praticamente le NEWS sul terremoto in Emilia in home page-prima pagina!!!!
Figurarsi i quotidiani o le tv  più importanti!!!
 
Roby Guerra futurologo