Da un sopralluogo ai luoghi devastati in località Poggetto, effettuato domenica 10/06, risulta che, malgrado le assicurazioni ufficiali - pubblicate anche su questo giornale - da parte delle Istituzioni di ripristino e rinaturazione della vasta area, a carico del responsabile (proprietario o, pare, ora ex proprietario) di quei terreni, nulla è cambiato. Gli storici maceri -testimonianza della lavorazione della canapa nel Novecento - arrancano morenti immersi nel granturco, che ha sostituito la soia dello scorso anno, e le vallette a sudest sono definitivamente prosciugate, morte. Sembra proprio che i soli a cui interessi quel disastro ambientale siano i privati cittadini, in particolare originari di quelle zone, e gli utenti di YouTube, che in circa 800 hanno finora visualizzato il video/denuncia (http://www.youtube.com/watch?v=b0yVeE7Eb2s) della desertificazione perpetrata.
Riccardo Roversi