Salemi: la furia iconoclasta dei buromediocrati contro la Sgarbi revolution

Salemi, sabato 16 giugno 2012

 

 

Hanno fatto rimuovere tutti i pannelli informativi

collocati dall’ex sindaco Vittorio Sgarbi

Salemi: la furia iconoclasta

dei tre Commissari Straordinari

L’ex Vice Sindaco Favuzza: «La priorità di questi tre solerti funzionari del Ministero dell’Interno sembra quella

di cancellare le tracce di Vittorio Sgarbi a Salemi.

Una missione chiaramente "politica" che lascia esterrefatti»

 

 

SALEMI

– Antonella Favuzza, già Vice Sindaco nella giunta di Vittorio Sgarbi a Salemi e oggi presidente della Fondazione che porta il nome del critico d’arte, interviene sulla decisione dei Commissari Straordinari del Comune di Salemi, Leopoldo Falco, Nicola Diomede e Vincenzo Lo Fermo (nominati dopo lo scioglimento del Consiglio Comunale), di rimuovere tutti i cartelli promozionali collocati lungo la statale188 che dall’A29 conduce a Salemi.

 

I cartelli (vedi le foto allegate) riportavano i seguenti messaggi: «Salemi prima capitale d’Italia», «Salemi città dei pani», «Salemi città del dialogo tra religioni», «Salemi la città dell’arte e della letteratura», «Salemi città internazionale del cinema indipendente», «Salemi capitale provvisoria del Tibet», «Salemi città del museo della mafia», «Salemi città del benedivino».

 

 

«I tre commissari straordinari nominati dal ministero dell’Interno

– commenta Antonella Favuzza – sembrano presi da furia iconoclasta. E così, venendo meno le ragioni della loro presenza a Salemi, e cioè le presunte infiltrazioni mafiose all’interno dell’amministrazione comunale, ipotizzate ma mai dimostrate, si sono appassionati ai cartelli informativi fatti collocare da Vittorio Sgarbi per promuovere le attività culturali.

 

La priorità di questi tre solerti funzionari del ministero dell’Interno sembra quella di cancellare le tracce di Vittorio Sgarbi a Salemi. Una missione chiaramente "politica" che lascia esterrefatti, ma che fornisce ai cittadini il senso inequivocabile di quale sia stato il senso dell’operazione politica che ha costretto prima alle dimissioni Vittorio Sgarbi da sindaco e poi all’abnorme scioglimento del consiglio comunale.

 

Siamo certi che la verità verrà presto a galla. E che le azioni giudiziarie a tutela del lavoro fatto da Sgarbi a Salemi faranno emergere le macchinazioni che ci sono dietro lo scioglimento del Comune di Salemi.

 

Così come a galla verranno le menzogne contenute nella relazione dei tre ispettori della "Commissione di acceso agli atti" (un ufficiale dei carabinieri, un ispettore di Polizia e un dirigente della Prefettura di Trapani) che hanno prospettato al ministro Cancellieri circostanze false. Come quella, per esempio, secondo cui "….

il Comune di Salemi rischia il default…". Ipotesi smentita dagli attuali Commissari straordinari che, in una conferenza stampa, forse ignari del contenuto della relazione, dopo aver preso contezza della reale situazione finanziaria dell’Ente, hanno subito precisato: "Il bilancio del Comune di Salemi è solido e non rischia affatto il default».

 

In un paese normale sarebbe doveroso accertare perché tre ispettori delle forze dell’ordine hanno scritto una simile falsità. Forse per "arricchire" i contenuti di una relazione fondata sul nulla ?

 

 

Antonella Favuzza

Per eventuali comunicazioni: +39 328 6476304