Il Ritorno di Rutilio Namaziano è la cronaca di un viaggio di addio a un mondo felice ormai perduto. L’autore è costretto dalle invasioni visigotiche a lasciare in fretta Roma, centro dell’universo civile e suo personale per rientare nella Gallia Narbonense, sua terra d’origine, per fronteggiare i danni provocatti dalle scorrerie barbariche. Rutilio parte per mare. A piccoli passi, anzi a piccole tappe risale lungo l’Italia in bilico tra due mondi e due epoche, tra il suo padssato e il suo futuro: le rovine di una gloria in dissolvimento e la vitalità rivoluzionaria del nuovo che avanza, rappresentato dal cristianesimo e dai monaci. Questo struggente addio, percepito come un esilio, nella sua galleria di personaggi, di luoghi e di eventi, di memorie mitologiche, di fatti politici e confronti ideologiche, riepiloga un’era. Si snoda davanti a noi, ancora oggi, in un tempo di drammatiche ed esasperate trasformazioni, un percorso segnato da episodi di viaggio e di commenti, poemetto dedicato soprattutto agli amici: ne emerge un documento di straordinaria, dolente vivacità, caratterizzato da una dimensione epocale senza precedenti.
Casalino Pierluigi, 11.06.2012