Chi riapre esponga il certificato di agibilità
Lo chiede la Cgil di Ferrara per la sicurezza dei lavoratori nei capannoni
Di quelli che erano sopravvissuti al terremoto del 20, molti hanno collassato dopo quello del 29 maggio. Altri hanno chiuso negli ultimi giorni, dopo verifiche che hanno consigliato interventi di messa in sicurezza. Altri ancora non hanno mai chiuso, mentre numerose attività hanno riaperto già la settimana scorsa.
È il triste elenco stilato dalla Cgil di Ferrara per far capire come “la rete commerciale nei Comuni coinvolti dal sisma ha subito danni ingenti” e soprattutto denunciare che “non vi è chiarezza se le varie attività riaperte siano o meno in possesso della necessaria certificazione di agibilità, anche provvisoria, i cui termini sono stati precisati dal decreto 74 del 2012”..... C
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“Sospendere gli obblighi tributari per Ferrara”
Un'interrogazione in Regione di Malaguti (Pdl) evidenza differenziazioni tra la città estense e altri Comuni colpiti dal terremoto
Anche la città di Ferrara, a causa dei danni ingenti riportati in seguito al sisma, meriterebbe di essere inserita nell’elenco dei Comuni che beneficiano della sospensione dei termini dei versamenti e degli adempimenti tributari. La richiesta è del consigliere regionale Mauro Malaguti (Pdl) ed è rivolta, attraverso un’interrogazione, alla giunta di viale Aldo Moro a Bologna affinché si adoperi immediatamente affinché ciò avvenga.
Secondo Malaguti, infatti, Ferrara rispetto ad altri capoluoghi di provincia colpiti dal sisma “ha subito ingenti danni a numerosi edifici storici pubblici e privati, che ne comprometteranno probabilmente per i mesi a venire anche il settore specifico del turismo culturale, segmento di fondamentale importanza per l’economia locale, in un tessuto imprenditoriale locale storicamente più debole di quello del vicino Veneto o del modenese e con tassi di disoccupazione ben superiori alla media dell’area geografica di appartenenza”, e attualmente la sospensione, così come per Bologna, Modena e Reggio Emilia, “è subordinata alla richiesta del contribuente che dichiari l’inagibilità della casa di abitazione, dello studio professionale o dell’azienda, verificata dall’Autorità comunale (l’Autorità comunale trasmette poi copia dell’atto di verificazione all’Agenzia dell’entrate territorialmente competente nei successivi 20 giorni)”.... C
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