Grazia Scanavini La Ragione dei Sensi- intervista

*INTERVISTA a Grazia Scanavini, autrice de La Ragione dei Sensi (Pizzo Nero Borelli, 2011)- *di R.Guerra

 

D- Grazia, un nome romantico eppure scrivi letteratura erotica:

R-…e non ci sta il romanticismo con l’erotismo? Li trovo estremamente affini, anche se in realtà io trovo che TUTTO sia affine all’erotismo. L’erotismo per me è uno stile di vita completo ed appagante, soprattutto se vissuto con consapevolezza e sensualità. Ma considerando che ognuno di noi vive l’erotismo attraverso la propria sensualità, è normale che ci siano dinamiche erotiche diverse: non giudico e non critico negativamente nessun comportamento erotico purché rispetti il benessere del partner e la complicità della coppia.

D- Erotismo e letteratura in generale?

R- Io ho sempre amato molto leggere e intorno ai 15 anni ho scoperto che la letteratura erotica mi coinvolgeva particolarmente e stimolava qualcosa di diverso in me. Premetto che tutto quel che leggo, anche non riguardante l’erotismo, mi stimola a ragionare, a riflettere sui contenuti, sui concetti e sui contorni. Dopo la lettura di “ Le età di Lulù” della Grandes, romanzo che trovo bellissimo per la veridicità di narrazione, ho iniziato a scrivere sui generis. Diciamo che fissavo le sensazioni che provavo sulla carta. Così fino a un anno fa, quando ho pensato di sottoporre un mio scritto alla valutazione dell’editore più importante in Italia per il genere: Gian Franco Borelli. Avevo letto sul web che diversi anni prima aveva creato questa collana esclusivamente erotica. Anche se non ero sicura che il mio fosse un romanzo erotico, semplicemente un romanzo a 24 ore: in sostanza la narrazione non si ferma davanti alla porta della camera da letto per riprendere solo “dopo”.Borelli lo ha letto e dopo breve tempo mi ha proposto di darlo a Rusconi Libri, al quale stava cedendo la collana erotica. Così è stato pubblicato e ha iniziato a vendere, fino ad arrivare a vincere il Premio Fiuggi 2010 come Miglior Romanzo Erotico dell’anno. Bella soddisfazione!

Quel che mi lascia perplessa è che, in Italia, la letteratura erotica è senz’altro ritenuta un filone meno importante della letteratura in generale. Un po’ forse per il solito condizionamento sociale, non so… ma anche e soprattutto perché chi non conosce il genere pensa che all’interno di un romanzo erotico ci siano un sacco di eccessi o cose improponibili. Non è così! O perlomeno non in tutti. Non in quelli di collane come questa, che non pubblicano tanto per mettere fuori libri ma lo fanno rispettando canoni alti di qualità.

 

D- Esiste un confine tra eros e “porne”.. porno

R- Mi piace questa domanda anche se me la ripetono ad ogni intervista! Mi piace perché mi da l’opportunità di discernere i due generi. L’erotismo è l’approccio sensuale alla vita e a tutto quello che sono i rapporti interpersonali. Ti mostra le sensazioni provate e ti conduce verso l’eccitazione attraverso il coinvolgimento mentale alle emozioni. La pornografia è l’enfatizzazione dei rapporti carnali, che io non giudico negativamente! Semplicemente ti trascina nell’eccitazione in modo più fisico e più immediato, ma secondo me può anche essere positiva. Direi che è un percorso più diretto, con meno coinvolgimento cerebrale. C’è da sottolineare che, come in tutte le produzioni, anche nella pornografia ci sono diversi livelli di qualità che fanno veramente molta differenza. Un paio di mesi fa mi hanno intervistata per un articolo su Cosmopolitan che trattava proprio di questo e diceva che le donne usufruiscono sempre di più di erotismo e pornografia negli ultimi anni. Bell’articolo e veritiero credo…. le donne si stanno aprendo e decondizionando dai pregiudizi sociali: era ora!!!

D- Un tuo strip-tease biografico?

R- Devo spogliarmi?La prima cosa che ti dico di me è che sono testarda. Determinata e testarda. Se voglio fare una cosa difficilmente quella cosa rimane incompiuta o a livelli più bassi di come io la prevedevo. Tendendo presente questo, ho studiato Lingue al Liceo, poi ho deciso a 15 anni che volevo mantenermi da sola il prima possibile quindi ho fatto la Scuola Infermieri e, a 18 anni e un giorno, ho cominciato a lavorare in ospedale. Negli anni seguenti ho conseguito il Diploma Magistrale e frequentato Scienze dell’Educazione. Di giorno lavoravo come Infermiera e studiavo, di notte lavoravo in un locale. Esaurita la predisposizione mentale necessaria per il lavoro di Infermiera (a tutti succede e nessuno ha il coraggio di smettere!) mi sono licenziata ed ho iniziato a lavorare con i tabacchi 4 anni fa. Ora sto dedicando molto all’aspetto creativo-letterario, soprattutto dopo aver vinto il Premio Fiuggi come Miglio Libro Erotico dell’anno: è stato un segnale inaspettato, ma ora comincio a credere che quel che avevo intravisto nel momento in cui ho inviato il file a Borelli, potrebbe realizzarsi. Ora sto collaborando con un giornale e mi piacerebbe intraprendere la via del giornalismo. Quindi… let’s work!!!

Ma sono sicura che non ti interessasse solo lo strip-tease lavorativo, quindi di me ti dico che sono una donna normalissima, 38 anni, un marito e un figlio. Mi piace vivere seguendo i diversi stimoli che mi si presentano e anche cercarmene. Peccato che le ore siano solo 24 in un giorno perché per fare tutto ciò che vorrei e che mi viene in mente, me ne servirebbero almeno il doppio!! Dal punto di vista dell’erotismo, vivere sensualmente mi ha portata ad una maturità tale da consentirmi una vita serena ed appagante sotto tutti i punti di vista. Ho fatto della serenità l’unico obiettivo della mia vita e, per il momento, il risultato è costantemente positivo. [

 

]D- Vinceranno in futuro i Neuroni G... in certa fallocrazia ancora presente?

R-Che ti dico… credo di sì e lo spero fortemente. Le donne si stanno un po’ riscattando e combattono per levarsi di dosso il condizionamento sociale che grava su di loro (o meglio dentro) da tanti, troppi anni. Vuoi che ti dica il perché di questo Neurone? Perché credo che sia quello che noi tutte abbiamo fin dall’origine e che il condizionamento mantiene anestetizzato. E’ il neurone dell’espressione liberadel sentire e se un input arriva a stimolarlo, è capace di far muovere tutti gli altri in direzione opposta a quella che la società cosiddetta “perbene” vorrebbe! Io credo che a stimolare il mio neurone siano stati anni di pregiudizi che mi sono sentita addosso dopo essermi innamorata di un uomo sposato, che poi si è separato e con il quale viviamo davvero felicemente da 9 anni. Tutti allora mi dicevano che per me era solo un capriccio, che non capivo l’importanza di quel che facevo e mi buttavo via per niente. Io sentivo che dovevo dargli tutta me stessa, senza mai forzarlo nelle scelte e le cose sarebbero andate come dovevano. Sono semplicemente stata me stessa, gli ho dato quello che avevo dentro e mi sono nutrita di quel che mi dava man mano. Questo ha stimolato il mio Neurone che poi ho chiamato G… ho iniziato a dire tutto ciò che sentivo, senza valutare a priori per prevedere le conseguenze o nascondere cose che potevano condizionare lui o gli altri. E ho scoperto che vivere dicendo le cose come stanno è molto più facile che vivere modificando il proprio comportamento o nascondendo le proprie verità. Più ti esprimi e più ti senti forte del tuo essere e del tuo sentire. …e mi piacerebbe che tutte le donne scoprissero quanto bene può fare poter essere sempre se stesse. Per questo il titolo del romanzo è “LA RAGIONE DEI SENSI”… una sorta di puntualizzazione che anche la sensualità, che notoriamente trova la castrazione nel perbenismo sociale, ha una propria ragione. Certo che sarà un percorso lungo ed articolato, anche perché diciamolo... gli uomini sono condizionati almeno quanto le donne: dicono di amare le donne libere e apprezzano le donne delle riviste che esprimono la loro sensualità, ma poi a casa preferiscono ancora avere una donna di cui sentire il possesso e l’esclusiva. La donna libera mentalmente fa ancora paura!!

 

D- Strategie fatali prossimo venture? R-Fatali?... in che senso??

 

 

 

*NOTA CRITICA su Grazia Scanavini ... “Sai quale e' la tua vera forza e la tua prerogativa erotica?...tu riesci a trasporre su chi ti osserva il percorso del tuo desiderio visto dall'interno...come se tu ti lasciassi spiare rilasciandone il consenso....e lo spiare, il vivere il piacere dell'altro secondo il segreto dell'altro, rende terribilmente eccitante e totalizzante la cosa, proprio perché ti da il senso della penetrazione totale...non quella del corpo, ma quella che consente la violazione della mente....frugare nel cassetto dei segreti e viverne la stessa emozione...questa e' l'essenza dell'intimità e dell'erotismo! "