La Notte della Taranta - Solidarità, sperimentazione, memoria e divertimento

Uno scuro e scarnito signore con la maglietta del Borussia Dortmund. Un gruppo di giovani canta canzoni popolari di ogni genere. Un altro intona cori da stadio, tra cui scappa anche un "Chi non salta Berlusconi è" ed un "Faccela vedé, faccela toccà". Giovani in bicicletta, con sacco a pelo, con asciugamani, zaino e tappetino per affrontare al meglio la lunga Notte della Taranta sul prato antistante l'ex convento degli agostiniani a Melpignano. I più organizzati hanno addirittura posizionato delle tende da campeggio. Distributori di birra Peroni ovunque, bancarelle che vendono magliette con il logo Notte della Taranta o strani aggeggi luminosi. Un gruppo di giovani balla con in testa delle finte orecchie luminose da coniglietta o da diavoletto. Ma ci sono anche bellissime ragazze vestite in stile gitano. Gonne lunghe e larghe, etniche e magliette senza maniche. Abbronzatura agostana. Magre, capelli neri e occhi neri, a volte verdi. Danzanti quasi avessero un caos dentro. Migliaia di giovani e meno giovani venuti da ogni parte a partecipare a un "evento imperdibile". Leggi l'intero articolo qui

di Ubaldo Villani-Lubelli

(Tratto da Diffusione Sud)