Transumanisti Max More in Divenire 4

Max_More,_Stanford_.jpgDIVENIRE-N_-4.jpgAA.VV. DIVENIRE IV (Sestante Edizioni, 2010) a cura di Riccardo Campa

Il tema dominante del quarto volume di Divenire è la rottura con l’umanesimo, religioso ma non solo, che caratterizza la nostra era tecnologica. La questione è affrontata da varie angolature, nella maggior parte degli articoli, e in molti casi viene individuato nell’Umanesimo prerinascimentale e rinascimentale –per il suo stretto legame con il paganesimo greco-romano – un punto di svolta nel percorso che ci consente oggi di riflettere su un possibile futuro postumano.
Il numero si distingue anche per le firme prestigiose che contribuiscono a questa nuova esplorazione dei legami tra la tecnica e il postumano.

La scienza e la natura, di Luciano Pellicani

La crisi dell’umanismo, di Gianni Vattimo

 Soggettività e ontopoiesi, di Roberto Marchesini
Oltre la specie, di Aldo Schiavone
L’aroma del passato più prossimo. Note su tecnologia, comunicazione, politica, di Mario Pireddu
Dipendenze transumane, di Salvatore Rampone
Le radici pagane della rivoluzione biopolitica, di Riccardo Campa
Il sovrumano nel transumano, di Max More
"... il saggio del fondatore del movimento estropico mondiale, il filosofo Max More, che difende la tesi di una figliazione diretta del transumanesimo dal sovrumanismo nietzscheano, facendo riferimento anche alle proprie vicende biografiche e chiarendo che democraticismo e morale utilitaristica – elementi assenti nella filosofia di Nietzsche – non sono elementi essenziali del transumanesimo. Il titolo non poteva essere più chiaro: “Il sovrumano nel transumano”.

Transumanismo ed ermetismo, di Remi Sussan
Karl Marx, il futurologo, di Roberto Guerra
Una rovina perpetua, di Emanuele Pilia
L’evoluzione della Net-Sfera, di Ugo Spezza
La tentazione a-storica. Come il cinema narra la mitologia luddita, di Francesco Boco
Il transumanismo d’azione. Recensione di “Mutare o perire”, di Stefano Vaj

* * from Wikipedia

Max More (born Max T. O'Connor, January 1964) is a philosopher and futurist who writes, speaks, and consults on advanced decision-making about emerging technologies.[1][2]

Born in Bristol, England, More has a degree in Philosophy, Politics and Economics from St Anne’s College, Oxford University (1987). His 1995 University of Southern California doctoral dissertation "The Diachronic Self: Identity, Continuity, and Transformation" examined several issues that concern transhumanists, including the nature of death, and what it is about each individual that continues despite great change over time.

Founder of Extropy Institute, Max More has written many articles espousing the philosophy of transhumanism and the transhumanist philosophy of extropy, most importantly his Principles of Extropy (currently version 3.11). [3] In a 1990 essay "Transhumanism: Toward a Futurist Philosophy", he introduced the term "transhumanism" in its modern sense.

More is also noted for his writings about the impact of new and emerging technologies on businesses and other organizations. His "Proactionary Principle" is intended as a balanced guide to the risks and benefits of technological innovation.

Until 1989, Max More published under his former name, Max T. O'Connor.

http://en.wikipedia.org/wiki/Max_More

http://www.sestanteedizioni.com/new/index.php?pagename=product_i...

http://www.sestanteedizioni.com/new/index.php?pagename=in...

http://www.divenire.org

http://www.transumanisti.it

http://transumanisti.wordpress.com/2010/05/13/divenire-4/