Futurologia intervista a Giancarlo Stile da Futuro Prossimo

Aldo Schiavone.jpgda FUTURO PROSSIMO di Gianluca Riccio

*(photo a lato: Aldo Schiavone, tra i relatori)

 
Network Transumanisti: intervista a Giancarlo Stile

curatore del Convegno  Evoluzione Autodiretta e Futuro dell'Uomo   Caserta 11 6 2010
 
"Evoluzione Autodiretta e futuro dell'uomo" è un convegno in programma Venerdì 11 Giugno allo splendido Sito Reale del Belvedere di San Leucio a Caserta.Ad organizzarlo (lo dico con orgoglio) è la Facoltà di Studi Politici Jean Monnet della Seconda Università di Napoli, in collaborazione con il Network H+ la rete dei Transumanisti italiani della quale fa parte anche Futuroprossimo.
Abbiamo pensato di fare due chiacchiere con uno dei docenti.
 
Giancarlo Stile è ricercatore presso la Seconda Università degli Studi di Napoli ed è docente presso la facoltà di Studi Politici "Jean Monnet" del medesimo Ateneo. Parallelamente si interessa alle tematiche legate al futuro dell'Uomo (anche sotto il profilo del mutamento sociale connesso alle innovazioni scientifiche e tecnologiche) da circa un decennio, ed è membro fondatore del Network H+. [http://www.transumanisti.org/], sezione italiana di Humanity+ [http://www.humanityplus.org/].
 
 
Cosa si intende per 'Evoluzione Autodiretta'?
Quando si parla di evoluzione autodiretta ci si riferisce a una evoluzione di tipo "post-darwiniano", in cui cioè, grazie agli sviluppi della scienza e della tecnologia, il processo evolutivo non è più determinato da mutazioni casuali (poi selezionate “naturalmente” dall'ambiente), ma da un progetto finalistico dell'Uomo.
Attualmente il nostro destino è ancora in gran parte affidato ai ciechi meccanismi dell’evoluzione per selezione naturale, meccanismi che condannano gli individui delle diverse specie – inclusi noi uomini, che in più abbiamo anche la tragica consapevolezza della nostra condizione – ad essere semplice "mezzi", anelli insignificanti, se presi singolarmente, nella catena senza fine delle nascite e delle morti, sacrificabili (anzi: strutturalmente da sacrificare) nell'economia generale del processo evolutivo. Processo evolutivo che, sotto questo profilo, appare in verità assai poco "intelligente".
Si profila ora all'orizzonte la possibilità, per l'Uomo, di sottrarsi progressivamente a questa lotteria (che alla fine non ha nessun vincitore, se non il "gene egoista"), per orientare l'intero processo evolutivo, suo proprio ma anche delle altre specie esistenti.
Certamente si tratta di un'assunzione di responsabilità senza precedenti, per il genere umano. Come Aldo Schiavone, uno dei relatori invitati al convegno, ha ben messo luce in un commento recentemente apparso su un noto quotidiano nazionale in seguito all’annuncio della creazione della prima “cellula artificiale”, <<stiamo prendendo congedo dalla naturalità dell’umano; la nostra specie sta iniziando a entrare in una dimensione determinata soltanto dai prodotti della sua intelligenza e della sua cultura. Ci stiamo congedando dalla selezione naturale – anche se la cerimonia dell’addio avrà una durata imprevedibile. Dovremo guardare in noi stessi, e decidere cosa vorremo diventare. Le basi “naturali” della nostra esistenza stanno smettendo di apparire come un presupposto immodificabile del nostro agire, per diventare soltanto un risultato storicamente determinato delle nostre scelte. La cosa più importante di tutte, ora, è non aver paura – anche se saranno in molti, e per svariate ragioni, a cercare di farcene avere. Dobbiamo essere cauti, non spaventati. Stanno per ricadere su di noi responsabilità enormi, e dobbiamo preparare le nuove generazioni ad affrontarle.>>
Ma già oltre cinquant’anni fa il biologo e genetista Julian Huxley, che è stato anche il primo direttore dell’Unesco, nel suo libro In New Bottles for New Wine ci avvertiva che <<è come se l’uomo improvvisamente fosse stato nominato amministratore della più importante tra tutte le aziende – chiamiamola l'azienda dell'evoluzione –, senza averlo chiesto, senza un congruo preavviso e senza una preparazione adeguata. Come se non bastasse, l'uomo non può rifiutare questo incarico.>>
 
  
art completo
 
http://futuroprossimo.blogosfere.it/2010/05/futuro-delluomo-ne-parliamo-con-giancarlo-stile.html


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