La Poesia del Kalevala

fribrg_kalevala.jpgda IL GIORNALE

Nel primo cinquantennio dell’Ottocento, un medico e filologo, cultore appassionato della mitologia e della lingua del suo popolo, quello finlandese, vaga per i villaggi più sperduti e raccoglie dalla viva voce di cantori leggende e cosmogonie, per poi trascriverle e ordinarle in un complesso grandioso che rappresenta l’ultimo tra i poemi epici e tra i libri sacri dell’umanità. Il medico filologo si chiama Elias Lönnrot. Il poema è il Kalevala, che oggi riappare in una nuova traduzione integrale presso le Edizioni Mediterranee (Kalevala, pagg.378, euro 24,50; a cura di Marcello Ganassini).
Vale davvero la pena di immergersi in questo flusso straordinario di avventure cosmiche, guerriere, magiche, sciamaniche. Il mito dimostra ancora qui la sua potenza fondatrice. Ai tempi di Elias Lönnrot la Finlandia faceva parte della Russia imperiale, e vi si parlavano, come lingue ufficiali, il russo e lo svedese. Fu il lavoro apparentemente impossibile, quasi assurdo di Lönnrot e di un gruppo di intellettuali imbevuti di spirito romantico a creare il finlandese moderno e la Finlandia come Paese indipendente...

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