PERFORMANCE IN PIAZZA SAN GIOVANNI
Cecchini colora il palco del Concertone:
bombolette spray e centinaia di graffiti
Torna il «futurista» che tinse di rosso Fontana di Trevi:
«L'arte è azione, è in strada, è di tutti e per tutti»
ROMA - Torna il futurista che colorò di rosso Fontana di Trevi, ma questa volta mette in secna una performance meno dirompente. Anche se ben studiata. La scelta della location non è casuale: Graziano Cecchini si è presentato il primo maggio in piazza San Giovanni, intorno a mezzogiorno. Proprio quando il popolo del Concertone aveva già occupato le prime file intorno al mega palco, allestito dai sindacati per la Festa dei Lavoratori. E sotto al palco, su un grande telo giallo steso per la bisogna, ha iniziato a tracciare graffiti, distribuendo poi bombolette spray ai suoi seguaci del movimento nuovi futuristi e a chi tra il pubblico desiderava partecipare.
«Dal Rosso Trevi alla quadricromia», c’era scritto sui volantini distribuiti subito dopo l’azione compiuta in piazza di Spagna. Le palline colorate, portate via in meno di un’ora dagli addetti dell’Ama, generarono non poca curiosità tra turisti e romani. E il video-sequenza del blitz spopolò su YouTube.
CRITICI DIVISI - Cecchini, allora come oggi, divide i critici d’arte che in piazza non c’erano («Lode a Cecchini» disse all'epoca di piazza di Spagna Vittorio Sgarbi, «Macché arte – replicò Achille Bonito Oliva – gesto inutile e vecchio»). Per quella che egli stesso definì una «rappresentazione di Pop Art», Graziano Cecchini fu condannato a otto mesi di reclusione con rito abbreviato.
Meno eclatante, la terza iniziativa romana di «RossoTreVi»: un lancio di palloni colorati dedicato alla popolazione birmana, organizzato a Castel Sant’Angelo. In solitaria. Ora, piazza San Giovanni parrebbe segnare una nuova svolta nella sua provocatoria esperienza artistica.
Simona De Santis
01 maggio 2010