L'ANIMA IN PERSONAL Secondo e-book dinanimismo AA.VV.


www.myspace.com/edizionifuturiste



ANIMA PERSONAL.jpg

“LA POESIA COME VOCE DELL'ANIMA”


ovvero


L'ANIMA IN PERSONAL


 


AA.VV.


 


Secondo e-book del


DinAnimismo (Movimento Poetico/artistico rivoluzionario delle anime)


 


a Cura di


Zairo Ferrante


 


Edito da “Futurist-edition” editore sperimentale on-line


 


con:


nota editoriale di


Roberto Guerra


 


quadri dell'artista


Vincenzo Carofalo


 


postfazione di


Barbara Cannetti


 


L'e-book rientra, anche, nelle attività del Laboratorio di Letteratura Futurista (LLF) curato dall'AIT (Associazione Italiana Transumanisti)


 


Gli autori selezionati per Poesie e saggi sono: Cinzia Accetta, Giancarlo Fattori, Monica Fonti, Siddharta-Asia Lomartire, Marco Nuzzo, Gino Puglisi, Mariacarmela Ribecco, Carlo Rinaldi, Daniela Schiarini, Massimiliano Scordamaglia, Nicole Stella, Gioia Volpe.


 


 


 


 


 


 


26809_110982395590063_100000349098153_154614_2897194_s.jpgIntroduzione al Dinanimismo


di


Zairo Ferrante


Il grande merito del futurismo, e lo si evince già dal nome, è stato quello di saper leggere il futuribile. Infatti Marinetti ed i Suoi intuirono che il mondo stava per cambiare, capirono prima di tutti gli altri che il progresso e la tecnologia stava per diventare una costante della società e non più un evento estemporaneo.


Fu così che grazie ad una genialità senza paragoni, seppero elevarsi a “Maestri di Anime” e per mezzo della loro produzione artistica presero per mano l'uomo dell'inizio '900, ricco di “pathos” ma non pronto per il progresso, e lo accompagnarono nel “mondo tecno-sviluppabile”.


Oggi, in un mondo “tecno-sviluppato” in cui la scienza ed il progresso sono delle costanti giustamente inarrestabili, bisogna fare esattamente il contrario.


Occorre, infatti, che la produzione artistica aiuti l'uomo “pre-robot” a ritrovare ed a far ripartire la sua Anima disorientata dall'eccessiva velocità e dai numerosi input che arrivano dai media, dalle vetrine e dalla globalizzazione.


Queste parole possono sembrare eccessive, ma sono necessarie affinché tutti si rendano conto che a breve, quello che distinguerà l'uomo dal post-uomo sarà proprio il suo sapere e dovere “fare anima”.


Quel “fare Anima” che si compie nell'introspezione, nella riflessione, nella capacità critica e discriminativa tra ciò che è bene e ciò che è male.


Quel “fare anima” che in un turbine di velocità si sta perdendo e che il DinAnimismo invita, invece, a non sottovalutare.


Anima che va recuperata anche per mezzo dell'arte.


Un'Arte che deve essere semplice, immediata, forte e sconvolgente proprio come quella futurista.


Un'Arte fatta dalla gente ma soprattutto fatta per la gente.


Un'Arte che abbia un cuore e che parli con la sua voce.


Ecco, quindi, che questo e-book (libero e gratuito) diventa il mezzo migliore per difendere e diffondere il DinAnimismo nella sua indipendenza, nella sua singolarità e nel suo essere “libera idea in comune espansione”.


 


Nota editoriale


di


Roberto Guerra (Futurist-edition)


“Secondo ebook collettivo dinanimista dal titolo programmatico: L'Anima in Personal;


come fare poesia anima nel computermondo.


Nuovi e talentuosi autori, tra poesia e breve saggistica, confutano certi pregiudizi umanistici sul web e la nascente cibercultura, dimostrando nei fatti voli creativi affascinanti e in progress.


Oggi la parola è sia battito cardiaco che elettrocardiogramma, dal cuore pulsano i neuroni del futuro..."


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


Saggi e Poesie


“l'Anima in Personal”


AA.VV.


 


 


 


 


"E' ancora possibile la poesia?"


saggio di


Siddharta-Asia Lomartire


 


 


carofalo 2 A LETTO (STUDIO).jpgLa visione pessimista dell'età contemporanea fatta da Montale svela una severa verità: nel benessere, nell'evoluzione della propria vita, l'uomo porta se stesso alla sofferenza, quasi inspiegabile. Montale, infatti, afferma che ormai si vive in un'età dove tutto è dovuto e tutto si può (o si crede di potere), dove questo "superuomo" si pone al di sopra di ogni altro essere e si crede autore e regista assoluto della propria esistenza. Relativamente al tanto esaltato raggiungimento di una stato di benessere, Montale rivela come ciò che l'uomo "ha" in quest'epoca, dove si produce e si distrugge per produrre qualcosa di più sofisticato e inutile, in realtà trasforma l'uomo stesso in un "contenitore", un involucro pieno di niente o di sofferenza arrivando a fargli pensare che realmente l'uomo e giunto ad aver orrore di se stesso e che abbia perso la propria identità. In tale situazione si potrebbe affermare che questa sofferenza nasce dal fatto che non ci siano più delle valide forme di sensibilità tra gli uomini e ciò che li circonda. In quest'età dove tutto si può, dove soprattutto i giovani non hanno una loro identità, ne sanno dove cercarla, dove tutto ruota inesorabilmente intorno al benessere, o per esser più sinceri al "ben-avere e al ben-apparire”, le arti, le vere arti, non hanno più un loro giusto modo di esser prodotte e interpretate; man mano vanno perdendosi, ed in questo mondo, il mondo di oggi, che significato assume la poesia? Potrebbe essere che l'arte si sia ridotta ad un semplice strumento per la quale un "essere" arriva a manifestare il suo malessere, il suo dolore; potrebbe essere un modo per diventare famosi, essendo ormai schiavi di schemi e vogliosi di facili successi, o meglio, potrebbe essere uno strumento di luce per quest'età cupa. Quest'epoca sembra stia andando verso la propria rovina poiché è priva di ideali, di convinzioni, di vero amore per se stessi e per ciò che ci circonda. Cosa ne sarà, e come diverrà il nostro mondo? Un mondo in cui la gente vede ma non guarda più, in cui ciascuno fa sistematicamente solo per routine le solite cose senza avvertire i propri più intimi desideri di sentirsi e di essere parte ben integrata di un mondo che dovrebbe essere la dimora di serenità e empatia. Ma sotto un punto di vista psicologico si potrebbe affermare che è l'uomo stesso ad autocondizionarsi o ad essere condizionato dai suoi stessi simili a questa grigia vita. La poesia, come ha sempre fatto in passato, può essere considerata un fiammifero sull'universo del pensiero umano, della sua reale condizione, dei suoi più intimi e a volta inconsci sogni, desideri e paure e, in quanto tale, è lo specchio di chi la crea; può rilevare le sue situazioni, i suoi pensieri e magari, perché no, svelare un eventuale via d'uscita e di "riscatto", suggerendo le giuste riflessioni per concretizzare il giusto modo di vivere in un mondo moderno ma con solidi principi.
Che posto ha oggi la poesia, nel mondo moderno?! 


Oggi, come ieri, la poesia è la nostra "carta d'identità", quella di chi non si riconosce più, non ha ne nome ne cittadinanza, ne storia passata ne speranza futura, quella su cui è scritto, nello spazio "segni particolari", . . . . nessuno.

 


 


“Non esiste uno Spirito debole, ma uno Spirito stanco”


racconto in versi di


Daniela Schiarini


carofalo 3 FLAMENCO.jpgTroppo spesso,pigri e demotivati rinunciamo a questo viaggio,eppure non basta aver visto il mondo intero,per poter dire di aver visto con gli occhi dell’anima.


Leggete con attenzione e acuite il vostro ingegno,sentitela pulsare in voi,perché andremo a conoscere “L’INFIMA MATERIA”,bramosa di inglobare tutte le anime corrose dall’inerzia:


 


Un’infima materia affiorava all’orizzonte,


mutava la sua forma


quasi fosse costantemente accarezzata dal vento.


In molti attoniti,


a quella vista inusuale,


non osavano proferire parola;


avvezzi allo svago


questi ignoravano il male che li corrodeva: l’Indifferenza.


Eppure,l’infima materia


Non arrestava il suo divenire:


risucchiava a sé


ogni animo cupo trovasse


e crescendo aumentava la sua forza.


 


Poi,d’improvviso,come risvegliati da un placido tepore,


tra quei testimoni attoniti


alcuni iniziarono ad elevarsi


come angeli che spiegano le ali,


altri,invece,tentarono di farlo


ma invano:


la loro anima corrosa


impediva loro di planare.


Come schiere di angeli


gli animi eletti


fronteggiarono coraggiosi


l’infima materia


pronta questa a trarli a sé


alla lor vista


arrestò il suo divenire..


 


…Come se d’improvviso, in quell’istante il pulsare del mondo stesso sembrò fermarsi:


il vento arrestò la sua corsa,


il mare ordinò alle sua onde di dormire


e queste divennero addormentate.


Anche il sole,prossimo ad abbracciare la notte,


ubbidì a quell’implicito comando:


e tutto fu immoto.


 


Al pari di lucciole lucenti


Gli animi eletti


volarono in quella vita senza vita


unici fra tutti


capaci di osteggiare quella sinergia temporale,


unici fra tutti


capaci di planare senza vento.


D’improvviso urla lamentose,come sibili acuti,


si udirono provenire dall’infima materia:


qual peggior condanna,per un animo immoto,se non privarlo


della seppur fievole speranza,che questi possa ancora volare?


 


“SUPERSTRINGA”


saggio d'espansione di


Massimiliano Scordamaglia


(coordinatore movimento particellare)


 


carofalo 1 PAESAGGIO.jpgALLARGARE, strana parola, ALLARGARE, una A tante L che non ho voglia di contare, GARE, ARE, LARGARE, ALLAR no qualcosa non suona nel verso giusto.
Conoscevo questa parola ALLARGARE, credo persino di averla adoperata e se ben ricordo ridevo, no ero soddisfatto di qualcosa, meglio dire in attesa di qualcosa, qualcosa che ha a che fare con ALLARGARE e tempo restante.
Che strana unione di lettere ALLARGARE, sembra gettata li', termine con senso quando deriva da confuso lancio di dadi e ricordi perché ci sono mani e sopra le mani un volto, tanti volti, no un volto fatto da mille volti forse perché inutili, trasparenti, sottili come un soffio di vento un po' più forte del normale e ciò che vedo è uno, ciò che odo è il mio lamento perché si fa prima, molto prima che pensare, pensare ad ALLARGARE.
ALLARGARE, ALLAGARE no e' ALLARGARE perché esondano pensieri ma non parole, strabordano i minuti, le ore, tramonti oddio quanti tramonti, finestre e quante finestre e apritele quelle finestre perché si annega, perché non c'è spazio per pensare, per salvarsi si, salvarsi il futuro, salvare le notti da dolorosa quiete, non perdersi, non smarrirsi mai, non lasciar ALLAGARE le vie d'uscita, no no no, ALLARGARE la fuga ma fuga da cosa, fuga verso dove?
Mi dicono sia giusto correre ALLE GARE ad ALLARGARE e pare si riduca tutto a questo e il torto e' mio cosi' sembra, cosi' appare, cosi' storia ordina, storia impera sulle voglie di conquista e vittoria, ALLUNGARE umana ombra su terra esausta, cerchio da spezzare, sparire in un sospiro, andarsene nel silenzio, milioni in uno, milioni in zero, spazio, spazio, spazio ALLARGATO, LUNGO, corto senza impegno apparente, reale abbandono, non resa, stanchezza.
Se avessi frainteso andrebbe bene, altrimenti ALLARGARE non basterebbe con questa poca luce, con la voglia di ritrovare ed ALLARGARE, ringhiare, ringraziare.
You always kept a sunset
Behind your lonely shoulder
You never showed on photographs
And you never grew much older


 


Versi (senza titolo)


di


Monica Fonti


“Mi lascio sequestrareDOPO.... Carofalo.jpg


dalla luce che affoga nella notte


Scrivo nel momento


e del sogno


faccio emozione”


 


 


“Calliope”


di


Carlo Rinaldi


ritratto carofalo.jpgFautore della “Piccola Poesia Istantanea”, di cui “Calliope” potrebbe proporsi come manifesto.


Fermati


poeta


Ascolta la Parola


e scaldala nel cuore


Scrivi l’Eco dei suoi suoni


mentre freme


il tuo Pensiero.


 


 


“Il mio giovane fato”


di


Mariacarmela Ribecco


 


Paesaggio 3.jpgCanta l’usignolo nel deserto delle verità,


danza nel vento il papavero arso dalla povertà,


si prosciuga la sorgente degli uomini liberi.


Prima del pane caldo … l’affetto.


Prima del lungo viaggio … il perdono.


Prima dell’amara lotta … il coraggio.


La neve scompare sul viale illuminato


… è tornato il sorriso, l’abbraccio, il bacio,


le parole calde del mio giovane fato.


 


“Il mio posto nel mondo”


saggio di


Gioia Volpe


camino (nome dato da me).jpgE la solitudine si fa largo e allaga il cuore...esiste un posto al confine da noi stessi dove poche


cose hanno forma e quelle che si desidererebbe vedere distintamente, in realtà poi non si riesce a metterle a fuoco nonostante non si desideri null'altro. Una linea sottile d'orizzonte in cui il passato ed il presente si mescolano senza ottenere il futuro che si vorrebbe. L'anima si fa largo a fatica tra mille peripezie, si aggrappa alle poche rocce che ha intorno, ispide, aguzze, ma pur sempre rocce, ed alla fine con le dita consumate dal tempo si accorge di essere esausta e di aver bisogno solo di riposo, di una grotta fresca che l'accolga e la ristori. Difficilmente si riesce a seguire il ritmo del proprio cuore, si segue incessantemente la ragione, ma arriva il tempo in cui il cuore ti chiede il conto di tutte le ore passate ad incoraggiarci senza avergli dato credito... Nel tempo ci sembra di aver costruito strade e palazzi ma in realtà intorno ci sono solo sagome di cartone che al primo soffio cadono giù come foglie. E si alza il vento e soffia, incessantemente, fa cadere le sagome, dissolve la nebbia, leviga le rocce e crea un sentiero che porta al di là dell'orizzonte, in un posto oltre il confine di sé in cui un battito di ciglia fa sorgere e tramontare il sole, fatto di ali grandi e sicure che avvolgono nel loro morbido manto e per magia ci rendono invisibili, un posto in cui danzando in punta di piedi sul suono di una voce si allineano le note cristalline e armoniche in una dolce melodia...Un posto dove nulla ha importanza se non ciò che è veramente importante, dove ci si possa sfiorare per ore senza sfiorarsi realmente, dove i profumi evocano i ricordi e nei ricordi ci si afferra come naufraghi in cerca di una zattera e ci si salva...Un posto dove il giorno ha il colore del miele e la notte brilla alla luce di una fiamma d'affetto che non chiede nulla in cambio...Un posto senza tempo dove tutti i sogni vanno al posto giusto nel grande mosaico della vita, in un solo istante, e dove sai che nulla sarà più lo stesso....perchè sai che tutta la tua vita può stare chiusa nel palmo di una mano e lì trovare la sua casa. Lontano da lì ci si sente di nuovo soli...


 


 


 


 


B-Day


versi di


Nicole Stella


 


Sola, tra i sogni distrattifoto 3 inviata dal maestro.jpg


Immagino i tuoi occhi


Mosaici del cielo


Oscuri diamanti


Nel cuore tremante


E nei giorni di pioggia.


 


Per sempre con te, amore.


 


“GLI AMANTI-FALENE”


versi di


Giancarlo Fattori


 


nudo.jpgE' un'erezione d'amore quest'ombra a forma di rosa nera,


col sangue che, nero, cola dalle nostre carni luminescenti,


fino a seminare, nella poltiglia che ci fa da letto, e ci sostiene,


miriadi di germogli che un giorno sfideranno vento e tempo.


E' la dannazione di pochi minuti, come droga che stordisce,


una preghiera di carne nella carne, ramo di spine laceranti,


petali che s'aprono, cadendo, succhiando la vita e il mondo,


mentre s'alzano i seni, e s'abbassano, al ritmo ipnotico di una danza.


Chiudendo gli occhi, spinge questa rosa nel labirinto di te,


con la marziale cadenza di una lacrima d'amore che scende,


lungo le guance della notte, e si smorza sulle labbra chiuse,


e, senza requie, si spegne in una ninna nanna, tra le tue braccia.


Nel groviglio di lenzuola stropicciate in cui la danza ci ha condotto


ci teniamo stretti, spargendo petali, graffiandoci coi rami,


fino ad avvampare nella fiamma dell'estasi, e divenire cenere,


che, dolcemente, il vento sparge sui freddi marmi d'una tomba.


 


 


“Assenza”


versi di


Cinzia Accetta


 


Tendaggi fruscianti adesso giacciono.no so nome carofalo.jpg


La polvere è adagiata sulle assi del proscenio;


non un’orma, non un soffio.


L’eco di un suono assente tace.


 


Invade la sala


la corrente di porte scordate aperte


e l’aria solleva ciò che il tempo ha lasciato.


 


Si agitano i granelli inermi,


ignari, sospinti e vinti.


 


 


“ALCHIMIA D’AMORE”


versi di


Gino Puglisi


 


Dentro una scatolapaesaggio 2.jpg


ho nascosto il mio cuore


l’ho coperto fino a fermarlo


tra mille incubi l’ho soffocato.


 


Il suo battito è sempre più forte


più tolgo il sale


più lo disprezzo


ma come impazzito


urla stizzito.


 


Non fermerai il mio amore …


lo chiudi, lo soffochi


ed io t’amo sempre di più.


 


Il mio amore è tremendo


si sveglia al mattino


E non muore a comando.


 


So che mi ascolti


Batterò sempre più forte


Fin quando la passione che freni


Non esplode in un’alchimia di emozioni.


 


 

“Dolce, amaro settembre”


versi di


Marco Nuzzo


 


 


Limati da mani esperte,paesaggio 2.jpg
gli intarsi scavati dentro memorie
e posti in teche d'argento
non dissolvono ingialliti ricordi,
né attenuano la brusca assenza


ma i lampi di luce sulle coste
non esaltano più
la stigma nella rena,
estinta nelle onde indifferenti
e licenziata nel mare,

sei ancora chiaroscuro,
lambito da pennelli d'acqua
sostenuti da labili dita,
che si sciupano
nell'eco di voli siderali
ed armoniose elegie

colpa mia? colpa tua?
non importa saperlo,
ma filtro l'inchiostro e le lacrime
in parole austere,
su pagine di vita
ferme al giorno
di un dolce, amaro settembre.

 

 


 


 


POSTFAZIONE


 


Considerazioni sul DinAnimismoFoto 1 invita dal maestro.jpg


di


Barbara Cannetti


estratte da... http://e-bookdinanimismo.myblog.it/archive/2010/01/07/din...


 


...Quella di esprimere i propri sentimenti è una necessità che il mondo moderno sembra aver dimenticato. Se ci si guarda attorno con attenzione, però, è una pratica molto più sviluppata di quanto si creda. Ha solo cambiato forma e luogo poiché si realizza sempre più spesso attraverso siti internet e blog personali.


Queste moderne forme di diario, più o meno delineate - rappresentano degli importanti tentativi di esprimere sentimenti e valori. Se un tempo il diario e la poesia erano prevalentemente questioni private, ora - in epoca di reality show e di globalizzazione - coloro che sentono la necessità di parlare di sentimenti, lo fanno in modo diverso, utilizzando anche le nuove tecnologie che, in teoria, ne rendono più semplice la diffusione...


 


... Non è assolutamente vero che la poesia è un discorso per pochi eletti, elite di cultura superiore. Il problema maggiore, sta piuttosto in quella mancanza di ascolto che oggi sembra diventare sempre più forte e diffusa.


L’incomunicabilità e la mancanza di ascolto, non riguarda solo le terze persone, dato che gli uomini tendono ad ascoltarsi sempre meno (soprattutto in termini di tempo). Tutto questo si declina in un disinteresse per la lettura in generale e per la poesia – da sempre, come detto, espressione dell’umanità e dei sentimenti - in particolare.


Ed ecco che “il dinanimismo”ci propone, come terapia, proprio una maggiore diffusione della poesia: ogni individuo dovrebbe iniziare o riprendere non solo a leggere, ma anche a scrivere versi, perché il testo poetico, pur non essendo una panacea, ha potenzialità immense...


 


...Le poesie, oltre alla sfera dei sentimenti, possono toccare infinite tematiche ed attraversare più problemi sociali e, quindi – almeno da un punto di vista teorico - non conoscono limiti. Si trovano, ad esempio, splendide liriche che parlano di politica, di guerra, di dittatura, di cultura…


In una parola, i poeti si occupano anche della società in cui vivono…


 


...In molti testi poetici, indipendentemente dal tema principale trattato, si ritrova il tormento dell’essere umano che è sempre alla ricerca di qualcosa e che mai è realmente soddisfatto di sé o di quel che lo circonda. La poesia, proprio perché mette a nudo le anime, porta a galla questo variegato mondo di sensazioni, immagini, odori e colori. Per questo il poeta, veicolando i propri messaggi, permette alle opere poetiche di diventare tessuto connettivo dello spirito e del cuore...


 


...Nella poesia che “il dinanimismo” sogna e desidera diffondere, l’aspetto formale – pur essendo importante – deve rimanere secondario rispetto alla capacità dei testi di veicolare messaggi, perché tutto possa rimanere sempre e comunque riconducibile all’anima degli uomini ed all’aspetto intimo delle cose.


Solo gettando le proprie maschere, l’uomo può ascoltare la propria anima e può, di conseguenza, evitare di inaridirsi, alienarsi, ripiegarsi su se stesso, come avviene se si continua sulla strada del non ascolto.


 


-La copertina e' di proprietà del dinanimismo


-Le immagini del presenti nellti nell'e-book sono tutte Opere concesse dal Pittore Vincenzo Carofalo  http://www.facebook.com/#!/profile.php?id=100000349098153...


Per leggere la biografia degli autori: http://recensionedinanimista.myblog.it/archive/2010/03/29...