Palermo - Smentisce su tutta la linea la tesi del pentito Spatuzza. Filippo Graviano parla in videoconferenza e bolla come falsità tutte le dichiarazioni del dichiarante, ex killer di mafia. "Non ho mai detto quelle parole". Quelle che gli attribuisce Spatuzza: "Se non arriva niente da dove deve arrivare, allora è il caso che incominciamo a parlare con i pm". Il fratello Giuseppe non parla, "per motivi di salute". Ma lo fa l'altro pentito, Cosimo Lo Nigro, e anche lui smentisce la tetsimonianza di Spatuzza. Sollievo da parte del senatore Dell'Utri, che nel processo d'appello è imputato: "Graviano s'è ravveduto. Ma la mia pena la sto scontando adesso". Laconico il commenti del premier, chiamato in causa come mandante delle stragi dal pentito: "Siamo alle comiche". ...
Alla Mecca il profeta preferito dai musulmani era Mosè; a Medina il suo posto fu preso da Abramo, e Maometto trovò ottime risposte da opporre alle critiche degli ebrei:lui e i suoi musulmani erano tornati allo spirito più puro della fede (hanifiyya) proprio di quegli uomini che erano stati i primi muslim a sottomettersi a Dio. Non sappiamo fino a che punto Maometto abbia condiviso il desiderio di alcuni arabi degli insediamenti di tornare alla religione di Abramo. Nel Corano non viene fatta menzione della piccola setta meccana hanyfiyya;e la figura di Abramo prima delle sure medinesi fu oggetto di scarso interesse. Tuttavia, sembra che in questo periodo i musulmani chiamarono la loro fede hanifiyya, la vera religione di Abramo. Maometto aveva quindi trovato una via per confutare gli ebrei, senza abbandonare l'idea centrale della sottomissione a Dio anziché a una mera espressione terrena della fede, e la rivalutazione dell'importanza di Abramo gli permise di approfondire tale c...