AMERICAN BAR TIFFANY (ART CLUB) INTERVIEW

 

tiffany03a1.JPGAMERICAN BAR TIFFANY-FRATELLI NICOLI- COMMERCIAL ART NON STOP

Da oltre due decenni è un'icona del loisir ferrarese: situato letteralmente dentro Palazzo Ducale, di gloriosa memoria estense e rinascimentale, oggi Palazzo del Comune, l'American Bar Tiffany, dei Flli Nicoli, è cronaca live da più generazioni dell'antropologia ferrarese, politica e cultura inclusi.

Generazioni di politici, artisti, ne hanno fatto fin dalle origini, dalle parti dei Clash e i Talkin Heads, passaggi e soste obbligate, quasi ipnotiche, vuoi, per l'ambient, il cuore di Ferrara, pieno centro storico, vuoi per lo Stile del pub, poi anche noto ristorante con cotolette milanesi ad esempio che farebbero impazzire persino...Bossi, disincantato e fuori da cliché prevedibili.


Il riferimento al punk storico non è casuale: il Tiffany da tempo è sede anche naturale di eventi musicali, estemporanei e costanti, oltre che di conferenze stampe della politica alternativa ferrarese, dai radicali ai Verdi eccetera. Persino sede, nel 2007, di un centenario futurista anteprima. Sempre più spesso di eventi d'arte contemporanea. Insomma, nomi come Bruno Corticelli, Mannish Blues Band, Marco Jannotta, Roby Guerra, Federico Benedetti, Vitaliano Teti, David Palada, Paolo Bertelli, e molti altri, in una scansione atemporale e casualissima, dagli anni ottanta ai giorni nostri hanno caratterizzato e caratterizzano l'art space (primo piano o nell'estivo ) del Tiffany. E, come detto, anche uomini politici: dal duca rosso amico del popolo ferrarese Roberto Soffitti, al verde eretico Alberto Ronchi, agli stessi Zamorani, Fiorentini, Tavolazzi e molti altri.


Il Tiffany ha persino dribblato l'insidia cinese: ha resistito alle lusinghe commerciali del Sol Levante. Un merito quasi di monito alle deboli barriere di Ferrara Commercio e Istituzioni...


Abbiamo scambiato alcune parole, tipo le Jene ma positive con uno dei Fratelli Micoli:


D- Decenni di attività, più generazioni...di artisti e politici. Chi ricordi in particolare?


Certamente Alberto Ronchi, il Maestro Farina, l'ex sindacoSoffritti, i pittori Fabbriano, Michele Rio, Marco Jannotta, la poetessa animatrice Sylvia Forty. Soffritti, a differenza di altri (ma erano altri tempi) veniva spesso, amava il contatto con la gente. Ricordo in particolare, tra gli artisti, Michele Rio, una personalità complessa ma di rara sensibilità.


D- Vecchie e nuove Generazioni, meglio o peggio la Nuova Gioventù Ferrarese?


Forse prima: altri tempi anche qua, ma più comunicazione, meno tensione e fretta, parlavano con più naturalezza. Ovviamente ero eravamo anche noi più giovani, in fondo certa differenza soggettiva è anche naturale, senza falsi paternalismi.


D- Ferrara città d'arte e turismo, che cosa non va?


Purtroppo, probabili gravi errori di comunicazione: al di là della competenza, troppo provincialismo, nons anno molto vendere i prodotti, le risorse possibili. Non ascoltano molto la gente e anche gli operatori privati.


D- Tra gli avventori storici vuoi ricordarne qualcuno?


Molti, ma due in particolare, purtroppo prematuramente scomparsi: uno è il carissimo Dario Berverglieri, fotografo anche di gran talento (abbiamo dedicato una serata a suo tempo a Dario); l'altro, un altro artista, un attore, meno noto, ma simpaticissimo e animatore per anni, quasi un sosia di Vittorio Gassman, Mario Augieri.


Riassumendo e lapidariamente: gente come Woody Allen o John Belushi si sarebbero molto volentieri fermati all' American Bar Tiffany!

http://www.teatro.org/rubriche/news/avanguardia_video_daa_ferrara_12898

Video http://www.youtube.com/watch?v=HREK-aDb3Rw