Dinamimismo X - intervista a Roberto Collari, scrittore e cantante

*Dinanimismo 2009-2019  a cura di Zairo Ferrante e Roberto Guerra (Autori Vari)
Asino Rosso eBook, 2019

INTERVISTA a Roberto Collari (Autore)


Poesia come fare anima nell'era del computer? Ritengo la poesia così come ogni altra forma d'arte, un continuum dell'anima stessa. E' un modo per l'artista di trasporre parte del sé nella propria arte: Poesia è, seppure in piccole parti, anima. Considerandola oggi nell'era dei computer...beh la ritengo spesso priva di contenuti, specchio dell'individualismo che viviamo. Ciò accade poiché lo stordimento delle masse avvenuto con l'avvento delle tecnologie è stato ed è tale da snaturare le persone; si è incapaci di viaggiare dentro il proprio io. Amo citare il tenore Caruso che a parer mio, con una sua frase, già rappresentò il succo del nostro quotidiano: «La vita mi procura molte sofferenze. Quelli che non hanno mai provato niente, non possono cantare.».

Uno zoom biografico? Sono nato a Nuoro, cresciuto insieme ai miei fratelli sotto le cure di nostra madre che ci ha fatto, per quanto possibile, anche da figura paterna. Nonostante la giovane età venni portato dagli eventi della vita a maturare prima. Esperienza che segnò la mia infanzia furono i vari tentativi di omicidio da parte del mio padre biologico ai danni di mia madre, sotto gli occhi di noi figli ancora bambini, più la sua totale mancanza come figura paterna. Tali eventi ovviamente hanno condizionato in qualche modo la persona che sono oggi, portandomi ad essere più ermetico e riflessivo, forse anche più maturo rispetto ai ragazzi della mia generazione... Tutto ciò penso sia servito a volgere qualche passo di un cammino che sarà lungo una vita intera, verso l'introspezione. Ergo a coltivare la mia arte del canto e della musica nelle sue varianti.

Il Dinanimismo la tua personale visione?  Nel campo letterario Il Dinanimismo, rappresenta insieme ad altri pochi movimenti e riviste letterarie un piccolo spiraglio di luce, in un periodo come quello attuale, caratterizzato da un profondo oscurantismo, quasi medievale direi... Rappresenta dunque la speranza di poter realizzare o meglio plasmare con l'arte un mondo nuovo, a discapito del reale, ormai avvinto nel degrado.
Il Futuro della poesia: Attualmente ritengo che la poesia come tutte le arti, stiano attraversando un periodo di forte crisi d'identità. Basta pensare alla quasi totale mancanza di contenuti che al giorno d'oggi le caratterizzano. Un futuro per le arti in toto lo vedo educando le masse... Portare un nuovo umanesimo, istruire l'uomo e allontanarlo dall'idea del "pensiero di gregge". Solo così penso che ognuno possa ritrovare se stesso, ergo a dare più contenuti a ciò che si compie ogni giorno. Solo così ritengo si possa offrire più profondità alla propria arte eliminando le futilità sempre più presenti nei giorni nostri. Se così non fosse, non vedo il motivo per cui debba ancora fare poesia.

a cura di Roberto Guerra

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https://www.vistanet.it/ogliastra/2019/06/17/real-giovane-lanuseino-roberto-collari-la-targa-dargento-e-la-medaglia-doro-dellitalian-festival-international-literary-2019/
*see Scienza e Futuro  e Asino Rosso