Onda Rock https://www.ondarock.it/pietremiliari/joydivision_unknown.htm
In una carriera così folgorante durata lo spazio di due anni e poche decine di concerti, i due unici Lp, "Unknown Pleasures" e "Closer", rappresentano per i Joy Division,
più ancora che pietre miliari, due macigni colossali, due poli che
magnetizzano da 25 anni vecchi e nuovi adepti: il nero e il bianco come
le copertine dei due dischi; tesi e antitesi come il suono grezzo del
primo e il suono levigato del secondo. E la sintesi di tanta sostanza
musicale è il dramma umano, l’immane dramma del vocalist Ian Curtis, che
canta la propria lucida disperazione in "Unknown Pleasures" e le sue
stesse esequie in "Closer" consegnandoci un testamento di inaudita
potenza. Di fronte a tale dramma, non ci resta che restare attoniti,
sgomenti e assaliti soprattutto da un senso di abbandono. Perché il
luogo dove ci traghetta il suono dei Joy Division prevede un biglietto,
quello di sola andata.