Societa' Libera On Line Israele Palestina e Domani?



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Da: Societa' Libera <news@societalibera.org>
Date: mer 20 nov 2024 alle ore 20:06
Subject: Convegno: riflettendo sull'indomani israeliano palestinese - la newsletter di oggi di Società Libera
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Anno XXIV - n. 558- 20 novembre 2024

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RIFLETTENDO SULL'INDOMANI ISRAELIANO PALESTINESE

Cinque giorni al Convegno

di Vincenzo Olita*

Uno spazio aperto, una consapevole libertà di pensiero dove certezze, illusioni, partigianerie politiche, lasceranno spazio a ragionamenti, disillusioni, e pensieri che sono da pensarsi che, nell'accezione di Martin Heidegger, vuol significare la risposta agli Avvenimenti che richiedono e reclamano di pensare, prima di tutto, sostanzialmente.

È ciò che ci adopereremo di concretizzare sull'Evento rappresentato dalla tragedia epocale del conflitto israeliano palestinese.

È il sentimento di questo nostro convegno aperto a tutti.

Non ci fermeremo a considerazioni utili a deferenze politiche, non ci fermeremo all'informazione politicamente corretta, non ci fermeremo ad aprioristiche convinzioni produttrici di visioni di parte e improduttivi costruttivismi. Non parteciperemo a miracolanti litanie in cui si alternano petizioni per l'inesistente o il nulla, e retoriche visioni per l'impossibile.

La Storia ci offre una disturbante visione della complessità degli intrecci tra territori e contrapposizioni etniche religiose, conflitti che hanno attraversato decenni e secoli.

Il massacro dei Càtari e degli Ugonotti, dei Cambogiani, da parte dei Khmer Rossi di Pol Pot, la Guerra dei trent'anni, l'eterna divisione tra Fiamminghi Valloni, le sofferenze dei Bengalesi, Tibetani, Uiguri, le Guerre civili in Congo, Burundi e in tanti Paesi della regione dei Grandi Laghi, in Myamar, Sud Sudan, i conflitti sempre vivi tra Curdi-Turchi, Armeni-Azeri.

Oggi, pensare di eliminare completamente il terrorismo di Hamas significa non comprendere che i discendenti dei defunti contemporanei saranno gli oppositori di domani.

Quasi un secolo e mezzo di vita non vissuta, di sangue che chiama sangue, di radicale antitesi, non basta a far comprendere alle leadership planetarie,né ad un inesistente ONU, il dramma, sempre più dramma, palestinese e la precarietà esistenziale israeliana. Depotenziare i contrasti planetari, alcuni risolvibili con la sola volontà, dovrebbe indurre i principali Paesi e quelli coinvolti in Medio Oriente (identifichiamo 25 soggetti) ad individuare intelligenti cammini per attenuare la totale incomprensione tra Israeliani e mondo palestinese.

Utopia? Sicuramente un diverso ragionamento rispetto alla pochezza di tanta politica internazionale. In ogni caso, una visione politica rispetto ai massacri e alle grida di questi tempi.

 *Direttore Società Libera

 

Martedì 26 novembre ore18

Roma Via Torino, 146 Sala Confcooperative

 

Introduce:   Vincenzo Olita, Direttore Società Libera

Ne parlano: Riccardo Sessa, Ambasciatore, Presidente SIOI

                    Alberto Negri, Editorialista del Manifesto, Inviato di Guerra

Modera:      M. Alessandra Filippi, Storica e Scrittrice  

 

 

 

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Roberto Guerra