https://www.wired.it/scienza/spazio/2018/07/28/nasa-60-anni/
60 anni fa nasceva la Nasa. La sua storia in sei tappe
Il 29 luglio del 1958 nasceva l’agenzia spaziale americana, che ha spostato un po’ più in là gli orizzonti dell’Uomo
Il 29 luglio di 60 anni fa il National Aeronautic and Space Act firmato dal presidente degli Stati Uniti, Dwight Eisenhower, sanciva la nascita della Nasa. L'agenzia avrebbe spostato i confini dell’Uomo
sempre più in là nell’Universo. Celebriamo l’anniversario sintetizzando
sei decenni di storia in 5 tappe. Più una, sui nuovi orizzonti.
Tutto cominciò con un beep; e*** ***lontano dagli Stati Uniti. Il 4 ottobre del 1957 il suono emesso dal satellite sovietico Sputnik, orbitante fra i 300 e i 949 chilometri dalla Terra, regalò agli americani uno dei più brutti risvegli della loro storia: l’occhio spia comunista, una barzelletta fino a poche settimane prima, ora sorvolava indisturbato ogni cosa, con l’implicita capacità di poter colpire tutto. D’un tratto, gli Stati Uniti si accorsero di essere sull’orlo dell’abisso. Ancora più grave, nessuno sapeva come contrapporsi.
Dopo diversi fallimenti del progetto missilistico Vanguard, il governo unì sforzi e risorse di Marina ed Esercito in una nuova agenzia federale per le attività spaziali civili, connotazione, quest’ultima, voluta personalmente da Eisenhower: il 29 luglio 1958** **nella Nasa confluirono 8mila impiegati, 100 milioni di dollari di finanziamento annuale e alcuni settori di ricerca delle forze armate, fra cui il gruppo guidato dal barone Wernher von Braun, il padre dei razzi V2 nazisti e futuro capostipite del programma spaziale americano.