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Nell’Hymne à la Beauté, Charles Baudelaire s’interroga sull’origine della bellezza, scorgendo in essa una tensione altalenante tra un lato infernale e uno divino, tra uno luminoso e uno oscuro: una ambivalenza che incanta e ammalia. Nel linguaggio comune il termine bellezza viene abitualmente impiegato per indicare qualità esteriori e anche nel significato in cui il “bello” si fonde con quello di “buono”. Nella lingua della Grecia antica bello e buono trovano la loro espressione nel termine kalokagathía dove buono, agathós, si fonde con il bello, kalós.
Il grande BAUDELAIRE ancora im primo piano anche tra i media,anche scarsi di oggi....Proprio la sua ciddetta sublime leggerezza sempre evidente nella posia e i saggi. Resta in merito tra le pagine piu' eterne e talentuos dell'estetica vera moderna! Futurismo Space...