Angelo Giubileo, filosofo, La dittatura Green...

LA FOLLIA GREEN

di Robert Von Sachsen Bellony

La Follia Green: un Viaggio Distopico nella Natura Manipolata

In un futuro non troppo lontano, il mondo ha vissuto una metamorfosi radicale sotto il peso del cambiamento climatico e della crescente insoddisfazione sociale. L’umanità, allontanatasi dalla sua essenza naturale, ha abbracciato una follia green che ha compromesso non solo il pianeta, ma anche la psiche collettiva degli individui. In questo racconto distopico, esploreremo un universo dove il culto della sostenibilità ha assunto proporzioni esoteriche, trasformando le città in labirinti di verde tossico e il concetto stesso di vita in una spirale di follia.

Il Culto del Verde

La “Follia Green” è nata da un desiderio genuino di salvare il pianeta, ma si è rapidamente trasformata in una religione laica che adora la natura in modo fanatico. I cittadini sono diventati adepti di un culto ambientalista che regolamenta ogni aspetto della vita quotidiana. Le città sono state modificate per rispecchiare questa nuova filosofia: la vegetazione ha invaso ogni angolo, le case sono sommerse da giungle verticali e i sistemi di controllo ambientale sorvegliano le abitudini quotidiane. Le strade, un tempo battute dall'asfalto, sono ora ricoperte di fango e radici, rendendo difficile qualsiasi spostamento.

La parola d'ordine è "sostenibilità", ma essa si traduce in un insieme di dogmi rigidamente imposti. Ogni gesto umano è monitorato: il consumo di acqua, l'utilizzo dell'energia, persino il modo di mangiare. I “Guardiani del Verde” vigilano su ogni malcostume, impiegando tecnologie avanzate per punire coloro che non rispettano le nuove regole. La libertà individuale è sacrificata sull’altare dell’armonia con la natura.

Simbiosi o Schiavitù?

In questo nuovo ordine mondiale, gli esseri umani sono visti come parassiti della natura, creature da educare e disciplinare. La scienza si è imbattuta nell’alchimia ecologica, dove geni e piante sono mescolati per creare ibridi che promettono di rimediare ai danni del passato. L’idea di una simbiosi perfetta tra uomo e natura è diventata un mantra, ma a quale costo? Le persone stesse sono state ricondotte a una condizione di schiavitù naturale, dove ogni libera scelta è stata annullata dalla necessità di conformarsi a un’ideologia che sacrifica l’individualità sull’altare della collettività.

Se un tempo si cercava la bellezza e l’unicità nella natura selvaggia, ora essa è ridotta a un mero strumento per il controllo sociale. Riti collettivi vengono celebrati in parchi infestati da piante geneticamente modificate, dove i cittadini partecipano in una trance collettiva, credendo di purificarsi attraverso il contatto con la terra. In questo contesto, il concetto di “follia” assume un significato nuovo: non è più solo una perdita di contatto con la realtà, ma una mancanza di conformità alle nuove norme del vivere ecocompatibile.

Un Futuro Incerottato

Nel cuore di questa distopia verde, si agita una resistenza silenziosa. Un gruppo di ribelli, che si autodefinisce "I Nativi della Follia", lotta contro l’oppressione del pensiero unico. Essi riscoprono le antiche pratiche di rispetto per la terra, ma rifiutano di canalizzarle in un dogma. I loro rituali non sono imposti, ma nati da una connessione autentica e rispettosa con l’ambiente, lontani da ogni forma di culto.

In questo mondo distorto, la follia green non è solo una questione di ideologia ecologica; è il riflesso di una società che ha perso il suo equilibrio. Mentre il verde straripa in ogni angolo, l’umanità deve affrontare le conseguenze delle proprie azioni e trovare un modo per ricostruire una relazione armoniosa con la natura, senza cadere nel tranello di un’ideologia che, pur con buone intenzioni, ha portato alla distruzione.

Riscoprire l’Essenza Umana

La follia green è una chiamata a riflettere sulle scelte fatte nel nome della salvezza del pianeta. In questo viaggio distopico, la sfida principale rimane quella di riscoprire l’essenza umana, equilibrando il rispetto per la natura con la libertà individuale. Solo così potremo evitare che il culto del verde diventi la nostra prigione e non un ponte verso un futuro sostenibile e autentico. La vera salvezza della terra non risiede in un’adorazione fanatica, ma nella comprensione e nel rispetto reciproco tra l’uomo e il suo ambiente.