di Seth Larney, recensione film, sci fi 2020 Coinvolgente e inquietante film di fantascienza di S. Larney, 2067: la Terra è sull'orlo del collasso. Dopo anni in cui quasi nulla si è fatto per fermare il cambiamento climatico, la vita vegetale si è estinta e la quantità di ossigeno si è drammaticamente ridotta. L'umanità è minacciata da un letale "mal d'ossigeno", in quanto l'ossigeno artificiale, unica fonte di aria respirabile, sta facendo ammalare milioni di persone. Senza cure in vista, la Chronicorp, leader mondiale nella fornitura di ossigeno sintetico, ha costruito una macchina quantistica per sondare il futuro alla ricerca di un contatto con i nostri discendenti.
Costante nel film è il dubbio iperamletico del protagonista, nei fatti quando tutto ebbe inizio con il padre scienziato, un bambino, poi protagomista anche della missione "temporale", se si vuoe quantica per saalvare nel futuro l'umanita e in primis la propria compagna malata, Il protagonista si ritrova nel futuro con accanto il proprio corpo apparentemente scomparso secoli prima e con un contemporaneo, secoli prima che forse l'ha stranamente ucociso, oltre a un misteriso portale nel tempo per un ritorno al suo tempo e alla corporation he domina economicamente l'ossigeno per la sopravvivenza... Tutto sembra incongruo e non fattibile per la salvezza...
Regia di S.L. Gran Bretagna
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Roberto Guerra