Papa Innocenzo IV ovvero un Medioevo che non ti aspetti



Da: Pierluigi Casalino 
 
Innocenzo IV, meno incline alla passionalità di altri Pontefici e della stessa pubblica opinione occidentale del suo tempo, muove da diversa argomentazione in ordine alle crociate. Al riguardo egli opera una distinzione tra le prove del suo ragionare che adduce. A suo avviso, infatti, anche gli infedeli possono avere, giuridicamente e senza che ciò costituisca peccato, diritti di possesso e di governo: giacché queste cose sono state create non soltanto a vantaggio dei fedeli, ma di ogni creatura ragionevole. Non è forse scritto che Dio ha creato la luce del sole per i buoni come per i cattivi e che si dà cura anche degli uccelli? E pertanto, il Pontefice, dice non essere lecito togliere agli infedeli i loro diritti di proprietà e di governo. Allo stesso modo non esita ad affermare che "la guerra ai Saraceni non deve avere lo scopo di convertirli al cristianesimo". Tuttavia, in sintonia con il comune sentire di allora, è ben lungi dal considerare la crociata come una guerra ingiusta. In effetti, la Terra Santa, come lo dice il suo stesso nome, co acquistata in una guerra giusta (concetto tipicamente romano) dall'Imperatore romano, non può dirsi proprietà degli infedeli. D'altra parte, ed è la tradizione giuridica e morale a riconoscerlo, giusta è ogni guerra che colpisce un dominio ingiusto, proprio nell'ottica romana di sempre, prescindendo dalla visione cristiana. Ebbene non sono forse gli infedeli, in questo caso i Turchi, peggiori degli Arabi, che furono più equi e tolleranti, a detta del Papa, ad essere colpevoli di tante ingiustizie nei confronti dei fedeli cristiani in pellegrinaggio cola', oltre a opprimere i loro sudditi cristiani presenti e a impedire il libero acceso ai Luoghi Santi ai missionari. Egli non dubita che si possa analogamente applicare tali principi agli eretici e agli scismatici. Vanno considerate queste affermazioni sempre nel contesto del suo tempo. Le differenze che dividono il Paoa dai canonisti, assai più rigidi, si identificano in una sfumatura più articolata e moderna, anche se spetta sempre al Pontefice bandire e organizzare la crociata , se pur ai preti non spetti, ovviamente, come meglio operare anche economicamente. Il progressivo distacco dell'azione laica dalle premesse papali e il distacco degli interessi commerciali dalle istanze ideologiche segna l'inizio in questo di una nuova epoca. Il Medioevo, infatti, avvia una fase di grande sviluppo che non conoscerà sosta, nonostante le epidemie e le guerre.

Casalino Pierluigi