Didier Houzel "Genitori che trasmettono, figli che crescono. L'eredità psichica (Armando editore, Roma, 2018)


di  Roberto Guerra


Didier Houzel è uno psichiatra e psicoanalista infantile francese specializzato in psicoanalisi infantile.

Professore di Psichiatria infantile e adolescenziale presso l'Università di Caen e Capo del Dipartimento di Psichiatria infantile presso l'Ospedale universitario di Caen, è co-editore del Journal of Child Psychoanalysis e autore di numerosi libri.

Fa parte del lignaggio psicoanalitico derivante dalle opere di Melanie Klein e Wilfred Bion e utilizza il dispositivo di osservazione psicoanalitico sviluppato da Esther Bick.


"Oggi, i genitori non sono più coloro che detengono potere e autorità: si chiede loro di rispondere di tutto ciò che riguarda i propri figli. Dopo più di trent'anni di forte responsabilizzazione, se non di colpevolizzazione eccessiva, c'è da chiedersi se i genitori debbano davvero essere schiacciati dal peso della loro funzione. Ma che cosa trasmettono e non trasmettono realmente i genitori ai figli? E quali sono le tracce consce e inconsce che lasciano loro? L'Autore cerca di comprendere se è possibile ridefinire in maniera precisa, moderata e più giusta la "missione" sostanziale dell'essere genitori".


Psicologia infantile: il ritorno della Psicanalisi?



Per Armando editore, editor storico italiano per le attuali scienze dell'educazione e universitario, spesso precursore (lanciò in Italia i vari McLuhan, Popper e un certo W. Bion e tanti altri), pregevole produzione per Dieder Houzel, psicanalista infantile di forte reputazione (anche Psichiatra), scrittore prolifico: "Genitori che trasmettono, Figli che crescono".

"Seguace" nello specifico delle due ultime grandi ondate concettuali della psicanalisi postfreudiana, quella Kleiniana e quella di W. Bion (più sociale e futuribile), amplificate sul piano clinico dopo l'importante "aggiornamento" di E. Bick, a parte l'ancora oggi complesso e criptico celebre Lacan, Houzel segnala e come protagonista certo apparente ritorno all'ordine (ma creativo) in tema di infanzia e adolescenza, dopo la sbornia plurigenerazionale e psicosociale di fine secondo novecento contro la famiglia e di smitizzazione del ruolo innegoziabile della figura Padre Madre: genitori ritenuti troppo spesso come eccessiva matrice del destino dei figli, con gli esiti ben noti - magari in nome della rivoluzione e di certo alternativismo (anche puramente "borghese") di nuove generazioni solipsiste se non quasi (metafora) autistiche, defuturizzate senza genitori "Specchi" fondamentali come modelli di personalità, in balia del presentismo e magari oggi dei Social Network e del mondo virtuale post Internet senza mappe dinamiche di riferimento.

Genitori stessi colpevolizzati ai limiti del borderline, dimenticando il loro ruolo anche semplicemente come meri agenti sociali, laddove la già dominante società mediatica innestava

nuove dinamiche, infinitamente più complesse, del tradizionale dinamismo delle famiglie.

In nome del permissivismo, della libertà e della libertà sessuale stessa, si é passati in certo senso da un estremo all'altro: eliminate le mappe (i Genitori) adolescenti e bambini, riassumendo, sono stati scaraventati in un territorio, labirinto apparentemente senza confini, costringendoli ad "adattamenti" al reale come (iperboli per intenderci) indovini o rabdomanti, a volte d'avanguardia e cosi con esiti comunque creativi, più spesso appunto e come accennato con involuzioni (anziché stagioni evolutive di crescita e potenziamento adulto con un Io o Sé maturi), pseudo infantili.

Lo smarrimento dell'Io a partire dai Genitori sotto le pressioni sociali, il conseguente Io sonnambolico dei figli (dinamiche aggravate dalla crisi socioeconomica per dirla proprio con Bion), ovvero verso la perdita di certa coscienza del corpo (paradossale con la liberazione dei costumi e sintomatizzato con fenomeni eccessivi tipo (esempio) Tatuaggi (indelebili) senza alcun limite spesso, sono oggi vicoli ciechi che domandano mutamenti di rotta.

Le rivoluzioni psicanalitiche di Klein e Bion captavano già la complessità della Mente uomo (bambino quindi) nell'aurora della rivoluzione elettronica che sarebbe venuta, la Klein nei feedback e controfeedback della/dalla... sfera più soggettiva, Bion in quella s-oggetiva e sociale, l'inconscio sempre significante sotterraneo ma in primo piano, decisivo come macchina psicosociale, specchio del Sé o dell'Io già anche minimale.

Nonostante i grandi progressi post Piaget e poi le teorie cognitiviste e delle neuroscienze, adolescenza e infanzia hanno ancora bisogno della memoria (e comunque in progress) postfreudiana: l'eredità psichica sia da Padre Madre (lineare e stocastica) è da Houzel spiegata, illustrata e distillata con grande perizia, quasi una Tac dell'inconscio "sociale" e oggi "elettronico" nelle sue combinatorie e nodi im-prevedibili....


Info

https://www.armandoeditore.it/catalogo/leredita-psichica/