MODELLI FEMMINILI NELL'ISLAM

Il tema donne e potere nell'Islam è una vexata quaestio. Ma la trattazione già abbastanza aperta non si può esaurire senza fare cenno alle due figure che rappresentano i modelli ideali della femminilità islamica: i corrispettivi, cioè, mutatis mutandis, di Marta e Maria del Vangelo di Luca. Anche nell'immaginario musulmano esistono due prototipi strettamente legati entrambi a Maometto: il primo è dato dalla moglie prediletta, l'amata Aisha. Il Profeta dell'Islam sposò questa figlia di Abu Bakr (destinato a diventare il primo califfo) nel 620, quando era all'inizio della fase espansiva della sua missione, e le fu sempre molto legato al punto che morì tra le sue braccia. Non solo. secondo un hadith, Maometto avrebbe ricevuto una delle sue rivelazioni mentre si trovava in intimità con lei, episodio assolutamente senza paralleli in altre religioni. Ma c'è di più: tutti concordano che ci sia un riferimento ad Aisha persino nel Corano a proposito di un episodio che la vide coinvolta. Nel 626, infatti, dopo una spedizione contro una tribù pagana, la giovane sposa di Maometto rimase indietro durante una marcia notturno di ritorno, e ricomparve a Medina solo la mattina successiva accompagnata da un cammelliere. Subito si diffusero voci malevole, pare messe in giro da Alì, cugino e genero di Maometto. E per porre fine a tali pettegolezzi ci sarebbe stata una specifica Rivelazione. La rivalità tra Alì e Aisha sarebbe comunque continuata per scoppiare clamorosamente durante quella guerra civile che si concluse nel 656 con la famosa battaglia del Giorno del Cammello, che vide la vittoria di Alì e il ritiro a vita privata di Aisha. Quest'ultima uscì dall'immaginario musulmano e il suo posto fu preso da Fatima, figura sulla quale si tornerà
Casalino Pierluigi.