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Ferrara, il museo archeologico e il Soviet dell'Arte Italiana, recensione

 

* Luca Nannipieri, Il Soviet dell'Arte Italiana (libri Il Giornale-Fuori dal Coro, 2016)
 
recensione di Roby Guerra

fonte IL POPULISTA
http://www.ilpopulista.it/news/10-Agosto-2016/3815/ferrara--museo-archeologico-con-20-visitors-al-giorno-.html


Il Museo archeologico di Ferrara, ovvero quello di Spina, la quasi leggendaria città etrusca sommersa nelle valli comacchiesi secoli fa,  tra i più importanti in assoluto, sembra abbia appena mediamente una ventina di visitatori al giorno! La fonte è un piccolo straordinario libello pamphlet, Il Soviet dell'Arte Italiana, edito recentemente dai Libri "Fuori dal Coro" de Il Giornale, la testata controculturale  sempre irritante per la fu sinistra radical chic: e per forza, al di là di comparazioni off topic, è la testata quotidiana che fu... (ma altro passato rispetto a quello "rosso") di Montanelli e poi Feltri e da qualche tempo Sallusti. Soprattutto è il quotidiano di Berlusconi e questa banalità spiega l'incredibile a priori acredine dell'old people postcomunista di ieri e di oggi.... Autore è l'eretico  storico dell'arte Luca Nannipieri che semplicemente dimostra verosimilmente la grande diversamente truffa istituzionale e da più governi del cosiddetto Ministero dei Beni culturali e delle sovrintendenze varie.  A parte le poche e solite eccellenze, Palazzo Pitti, Palazzo Grassi, Museo Egizio, Colosseo, Pompei e poco altro, la grande maggioranza dei beni culturali e risorse italiane è quasi paragonabile letteralmente alle emergenze puntuali dei rifiuti di Napoli e Roma e cosi via.
La situazione è oltre ogni immaginazione, ai confini della realtà, incuria da terzo mondo (a due passi dal Colosseo due siti storici della paleo quasi storia romana di valore astronomico praticamente occupati da spacciatori e mendicanti e cosi via, sul sito istituzionale figurano tra le eccellenze della Capitale invece), bu rocrazia folle ecc. , scoperte di tombaroli via internet che finiscono nei musei privati o quasi di magnati collezionisti, poi l'Italia spende fior di migliaia e migliaia di euro magari per riportarli a casa.  Quanto al turismo come risorsa, appunto gran parte dei musei e dei siti museali archeologici sono un pozzo senza fondo, con visitors e audience da Korazzata Potemkin integrale nei palinsesti del 2016!   L'autore presenta un preciso elenco, in esso figura infatti il Museo Archeologico di Ferrara, città d'arte e turismo e con Franceschini come noto ministro... che fa 21 visitors (proprio il caso di chiamarli cosi questi turisti alieni!) al giorno in media!!!!  Riassumendo la gestione burotica pubblica sovietizzante da più governi (non solo con Franceschini quindi, di cui oggettivamente si segnalano - altrove - qua e là  anche alcune news interessanti- ma chiaro- rondini senza primavere e senza probabile visione evoluta come rete sistema di tutta la problematica...) ci illustra e ha generato un panorama incommentabile persino.
L'autore, infine contesta con anche analisi precise storiche di nodi giuridici da legge 180 alla rovescia, pr oprio questo Collettivismo e Sovrintendismo e Politicume imperante e d'accatto che neppure è capace di censire in termini quantitativi quante appunto sono le risorse location e logistiche storico archeologiche nazionali. Non la sa nessuno, neppure i singoli diretti esperti istituzionali e addetti ai lavori (ma certamente sempre pagati anche se i musei fanno mezzo visitatore di media al giorno, nessuna iperbole, fenomenologia italiota anche diffusa). I conti invece in generale al ministero li sanno fare benissimo per occultare la verità. Dal 2014 infatti i dati reali delle visite paganti non sono più trasparenti e inferibili: ci includono con un colpo di reni più o meno legale, per prassi isituzionale tutti quanti i visitors, paganti o meno (un poco come i migranti, profughi e disperati e terroristi tutti insieme senza discernimenti).
Di più, in Italia esistono Castelli in malora in quanto lo Stato italiano e le sovrintendenze con pretesti burotici ideologici  degni dei No TAV  impediscono ai proprietari privati pur intenzionati a farlo di conservarli o otttimizzarli, semplice esempio addirittura di una politica masochista che disincentiva in ogni caso i Privati dall'intervenire e investire, aumentando quindi il disastro esponenziale, altro che dissipazione delle risorse naturali o anche tecnologiche possibili e potenziali, siamo Oltre! Oltre anche ai confini della realtà, siamo già negli X- Files!
Ancora una volta POVERA PATRIA per dirla con Battiato, altro esempio, nel cuore del cosiddetto petrolio italiano, arte e cultura - storia e archeologia- di una decadenza probabilmente ormai ai livelli di un buco nero.  Solo tsunami della storia possono riallineare anche in questo campo l'asse decente della Terra con una metafora. D'altra parte a Ferrara, esempio, uno come Sgarbi come noto non lo hanno mai voluto e non lo vogliono...  Soprattutto, alla fine,  di che si parla ormai in Italia se non sempre a vuoto, anche quando le TAC sono verosimili e corrette? Come parlare di pacifismo durante la guerra hitleriana o attualmente con quella isis-islamica!

Info
http://store.ilgiornale.it/prodotto/il-soviet-dellarte-italiana/


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