LETTERA su asta Balbo-Casazza


di L. Barbieri

 
Gentile Direttore, (Nuova Ferrara ndr.)

La ringrazio per aver dato spazio alla preoccupazione che un pezzo della storia di  due illustri concittadini estensi, Italo Balbo e Giuseppe Gatti Casazza, possa essere privata agli occhi del grande pubblico, alle ricerche dei dotti storici e quindi negata alla memoria collettiva. 

L'asta che sarà celebrata il 7 luglio prossimo sarebbe l'occasione per l'assessore Maisto di correggere l'improvvida uscita, sulla evidente onda umorale delle amministrative, nella quale, in un impeto di maoismo storico, si rifiutava di tributare omaggio toponomastico ad uno dei ferraresi più noti al mondo.

Proprio pochi giorni fa è passato l'83° della crociera aerea del decennale, dove 25 idrovolanti Savoia Marchetti dall'Italia giunsero negli Stati Uniti.
A ricordare quell'impresa fu eretta a Chicago una colonna commemorativa (http://www.waymarking.com/waymarks/WM38GC) tutt'ora esistente mentre a Ferrara ancora si nega il dovuto odonimo e si cerca di ignorare la Storia perché non ci si vuole fare i conti. Obnubilanzione ideologica.
E si sta parlando di settemila euro su un bilancio comunale di oltre 100 milioni di euro. Neanche si è accennato ai 30mila di base d'asta dei verbali dell'ultimo Gran Consiglio del Fascismo, redatti da Federzoni e dal ferrarese Annio Bignardi. Anche qui il Ministero retto da Franceschini dovrebbe evitare che tali carteggi finiscano in qualche privata teca.

Un mio vicino, storico, sostiene, provocatoriamente, che la Storia non serva ad un ca...
Vorrei si sbagliasse, ma alcuni soggetti e i loro comportamenti ne danno tristemente conferma.

 
Lorenzo Barbieri

*Nuova Ferrara, lettere  4 luglio 2016.