Intervista a Chiara Bezzo, autrice de Le Donne del Colonnello

 

 
Intervista a Chiara Bezzo, autrice de Le Donne del Colonnello
La scrittice torinese parla del suo ultimo romazo, tra storia e costume nel senso conoscitivo postfreudiano che lo differenzia rispetto agli standard del genere

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E' diponibile in libreria per la casa editrice campana NETtarg editore "Le Donne del Colonnello", di Chiara Bezzo, scrittrice emergente, con già diversi lavori letterari all'attivo.
Si tratta di un originale romanzo storico e ineditamente pulsionale, quasi italiano doc, per lo scenario storico stesso di riferimento, uno spaccato anche psicosociale tutt'oggi in primo piano nelle cronache contemporanee, vuoi per certa contingenza attuale dell'area (la "vecchia" Libia, di Italo Balbo) .a suo tempo, poi Gheddafi e oggi di nota instabilità e problematiche epocali, vuoi per certa riflessione tutta nazionale non ancora del tutto sviscerata. Il romanzo, ovviamente, è essenzialmente letterario, la scrittura anche sensuale, in senso postfreudiano conoscitivo, combinatoria che caratterizza il lavoro, rispetto a certi "standard" del genere.

D - Chiara, il tuo ultimo romanzo, tra archetipi neoromance e narrativa psicologica squisitamente femminile, un approfondimento?
Il mio ultimo romanzo LE DONNE DEL COLONNELLO si estende in un vissuto di circa una cinquantina di anni partendo dal Sud d'Italia, sviluppandosi in Libia ai tempi d'oro del colonnello per poi terminare nell' Italia dei giorni nostri. Non lo reputo un romanzo squisitamente femminile, ma una saga familiare adatta a un pubblico eterogeneo. Le vicende narrate non sono soltanto di sapore romantico, bensì un intreccio di storia e politica visti e vissuti da una famiglia migrata in Libia quando il paese aveva da poco raggiunto l'indipendenza dall'Italia.

D- Chiara Bezzo, un tuo autoritratto letterario e, secondo te, la letteratura oggi, dove sta andando?
R - Io scrivo per il piacere di farlo, una strana esigenza e passione che da sempre mi segue o, forse è meglio dire, mi trascina. I miei romanzi anche se non è possibili definirli storici sono sempre ambientati in periodi di tempo piuttosto lunghi e i miei personaggi si trovano a condurre le loro vicende in base al periodo politico in cui vivono.
Non saprei dire che via stia prendendo la letteratura oggi. Purtroppo viviamo in un paese in cui siamo più affascinati da tutto ciò che giunge da oltre oceano e questo vale anche per la letteratura moderna. Mi auguro che il nostro paese sappia riscoprire i propri autori rendendosi conto che non tutto ciò che è straniero merita attenzione a scapito degli autori italiani.

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