Ferrara, il poeta pittore Marcello Darbo

DI MARCELLO DARBO - LIRICA D'AMORE

Sei andata via


Da quando sei andata via, sparita come una partita, sono coriandoli per terra

sono due pugni contro il muro, un'imprecazione al Mondo e a Dio

cavallo solo in dondolio, che cerca invano un po' di oblio, sono un pesce in un barile,

invidio il tuo libero stile, son predisposto alla follia, ho le sinapsi in avaria, i miei pensieri in entropia, sento voglia di anarchia, sono in mezzo a un crocevia, polveroso e desolato, passa una macchina suonando, lo sguardo vitreo sto chiudendo, mentre la strada sta franando, cercherò fuga accelerando, un tizio intanto sta applaudendo,



Da quando sei andata via come impossibile bugia, sono un uomo consumato, un gioco rotto nel cortile , un cane solo in autogrill, un parco d'auto demolite, sento voglia di apatia, mi sento estraneo in casa mia, la luce è sempre controluce, così non vedo dove vado, sono una ruota arrugginita, sasso che rompe una vetrata, una scimmia ammaestrata, deserto ma senza miraggio, un cuore vuoto di coraggio, sono un postino senza posta, uno che gira senza sosta, fino al limite del mare, un bagno freddo senza sole, sabato scuro e senza luce, lampione solo in un parcheggio, vivo come un assassino, mangio pane clandestino, aspetto ebete un destino, un fato che mi porti via, un'illusione di Maria, son vuoto zeppo d'allegria, un deficiente a tutto tondo, un giro inutile del mondo, un girotondo senza mondo, casca la terra e solo io per terra,



Prima che tu sia andata via, sarò già un suono nella sera, sguardo lontano che si chiude, sarò il ciglio di una strada, il cuore mio sarà demente, sarò un disastro divertente e non avrò capito niente, sarò una barca in alto mare, senza remi per remare, senza vela per velare, mi sentirò un diverso, un offesa all'universo, antimateria in senso inverso, non scenderò sarò bevuto, non salirò sarò battuto, mi sentirò buco nel vuoto, un altro sciocco per la via, sarò una nota a piè di lista, coda tagliata di intervista,un artista qualunquista, un disilluso illusionista, una persona fuori uso, un ascensore sempre chiuso,



Da quando sei andata via, senza piangere una lacrima, come si usa invece a Fatima, non ho pensieri nella testa, sono un triangolo d'orchestra, sono la fine della festa, sono la morte di un inchiesta, sono una nube di tempesta, un rumore della strada, un cestino dei rifiuti, il gas di scarico che fiuti, piscio di cane in mezzo a sputi, sono un mafioso incaprettato, un innocente ammanettato, un carcerato violentato, un uomo insulso ed insultato, uno, che è stato pestato, uno che insegue cose vuote, uno che buca le sue ruote, sono un frustrato che odia il mondo, uno che schiaccia le formiche, senza amici e senza amiche , aspetterò solo alla stazione, tornerò solo a casa mia, illuso dalla fantasia, che tu ritorni e così via, che mi riami con poesia, e resti sempre e solo mia, sono spiazzato nella piazza, sono perduto in pieno centro, rughe scavate con l'aratro, sono un attore senza parte, davanti a un pubblico impaziente, che fischia e urla buono a niente,



Prima che tu sia andata via, sarò uccellino nella pioggia, tuono che solo rumoreggia, sarò un ombrello che non s'apre, disamorato e mezza tacca, un accidente che ti spacca, uno che non capisce un acca, una spalla senza pacca, un portavoce senza voce, un guscio senza noce, una marcia senza duce, giallo sarò senza finale, arbusto secco sul crinale, uno che si fa sempre male, sarò parola fuori posto, gallo che canta fuori orario, taxi che arriva il giorno dopo, sarò un mulino stanco, avrò le macine nel fianco, insofferente a tanto bianco, sarò un uomo uscito pazzo, che gira intorno al tuo palazzo, sarò ubriaco paonazzo, carta di un truccato mazzo, un Jolly che non vale un cazzo



Da quando tu sei andata via, come una che va via, sono un disadattato, un posacenere sbrecciato, un calcio in faccia a un disgraziato, sono qualcosa di avariato, un trombettista senza fiato, un alpinista in riva al mare, un archivista da archiviare,un oggetto da buttare, opera d'arte da bruciare, allungo il muso fino a sbatterlo, sono Napoleone a Waterloo, inseguo un treno senza prenderlo, intanto inciampo nelle scarpe, indosso solo le tue sciarpe, sono agitato e poi usato, un triste addio al celibato, presente male coniugato,



Dopo che tu sarai sparita come colomba in un cilindro, sarò una strada a fondo chiuso, un vicoletto fuori uso, mi scuserai se non mi scuso, sarò un vicolo cieco, uno mi guarderà di sbieco e io sarò ancora più bieco , sarò un malanno di stagione, una pessima opinione, un pazzo che mi dà ragione, sarò lo strillo di un bambino, il coperchio di un tombino, chiave perduta nel taschino, piangerò senza un perché, non so se sarà per te, non so se sarà per me, riderò lacrime a cascata, prenderò strade sbagliate, da qualche idiota consigliate, strade bagnate ed infangate, penserò alla scorsa estate, parole dolci e sculacciate, rime morbide baciate, sospiri languidi e battute, mi farò cinque risate, sulle parole ritirate, non sarò più nei tuoi pensieri, come scontrino emesso ieri, il mondo e io saremo fieri,



Prima che tu sia sparita, come una rapita, sarò un mare inquinato, un litorale devastato, una foresta disboscata, sarò cretino che non sa, di te ancora parlerò, mentre col cuore volerò, per poi schiantarmi sul cemento, per ammarare in alto mare, per franare in derapata, sarò una brutta fotocopia, sarò un insetto che s'accoppia, sarò un petardo che non scoppia, uno che si sdoppia, sarò kafkiano e poco umano, un contropiede contromano, avrò un disturbo all'ano, l'indifferenza quando viene, ti toglie il sangue dalle vene, ti lascia pasto per le iene, con la paura che mi tiene, sarò il sorriso di un neonato, non ancora preavvisato, che il mondo è in questo stato



Prima che tu finisca, come finisce una giornata, vivrò d'ansia e nostalgia , telefono morto e così sia, Costello sarà l'anima mia , sarò un cammello maltrattato, sarò un cavallo mal ferrato, sarò un leone recintato, non sarò più lo stesso, mi sentirò ancora più fesso,tutto il dolore sarà adesso, sarò la scarpa che fa male, sarò un dolore addominale, toro furioso imprigionato, sarò tasca bucata, sarò terra bruciata, una corsa all'impazzata, sarò una fermata, un tango senza nostalgia, una macchia che non va mai via , un gregario senza storia, sarò eremita in pieno inverno, rinchiuso dentro una caverna, chiederò lumi al cosmo eterno, e intanto il mondo farà terno,





Quando tu te ne andrai via, sarò un mare senza barche, cane che abbaia senza senso, alba che vuole tramontare, telefono mio mi farai pena, starai in attesa di un appena, stramazzerai prima di cena, io sarò squalo in una vasca, spiccioli pochi nella tasca, un castigliano in terra basca, cucciolo d'asino che raglia, mangerò piano la mia paglia, tu e la tua coda a mille miglia, sarò un uomo senza un braccio, Polifemo senza un occhio, sarò un agguato nella nebbia, pedinamento con foschia, uno che muore d'allegria, sarò una casa senza porta, una cosa nata storta,



Quando tu te ne andrai via, come una gatta per la via, sarò uno straccio già stracciato, un tappetino calpestato, un uomo che ha già dato, sarò la carta nel cestino, avrò la faccia del cretino, mi manderò al confino, sarò un'ipotesi smentita, un teorema non provato, uno zero ma al quadrato, sarò una cosa che si butta, la buccia della frutta, alba di una giornata brutta, albergo senza belvedere, fuoco che cerca il suo pompiere, un contadino senza pere, sarò un amore senza amore, un rovo senza more, un cespuglio senza fiore, sarò un calzino solitario, una mutanda da mutare, una pancera da aggiustare, un sedicente da sedare, un deficiente a cui spiegare, che in giro nudo non può andare,



Prima che tu sia andata via, sparita insieme alla mia vita, sarò sul punto di capire, sarò pronto per partire, avrò voglia di sparire, sarò una gita senza meta, una corriera che non corre, su una strada senza asfalto, sarò la polvere che segue, sarò i fanali illuminati, come due occhi stralunati, sarò una striscia sulla via, sarò una cena solitaria, sarò un lampadario, uno a cui manca l'aria, mi sarò accorto della cosa, ti stringerò con una rosa, e tu mi chiederai: che cosa ?, .sarò un tubo da cambiare, una valvola che salta, luce spenta di ribalta, un rubinetto che ha già perso, una vasca abbandonata, in una casa mai abitata, una cartaccia impolverata, una giornata disperata, una risata che dura tutta la nottata, uno che, soffia nell'aria, buco di camera d'aria



Dopo che tu sarai scomparsa come succede in una farsa, sarò il neon da sistemare, una vecchia crepa da stuccare, l'interruttore da cambiare, sarò uno botta sulla testa, un tizio con la faccia pesta, sarò l'odore di stazione, sarò una strada senza sbocco, una partenza senza meta, il tempo mio sarà puntuale, quando c'è da farsi male, mentre tu sei stata là, io sarò stato qui e poi qua, sarò un'automobile, resterò per sempre immobile, come un pugile nell'angolo, sarò riamato e rilasciato, per poi essere arrestato,



Da quando sei volata in cielo, senza cannonata, sarò quel clown che t'ha sognata, brucierò dentro come brace, ascoltando uno che tace, ricorderò le tue promesse, promesse fatte d'aria, parole a gambe all'aria, e saran parole fesse, ricorderò il tuo amore, amore da portabagagli, bugie scritte senza fogli, parole dette senza testa, da un'ubriaca ad una festa, ma, io c'avrò perso la testa, ho interpretato male, il sentimento era irreale, oppure vero ma umorale, e io imbecille resto tale, mi sentirò un oltraggio, berrò soltanto pioggia, che meraviglia questo amore, crudeltà dopo il candore, buio dopo il luccicore, e infine le tue dimissioni, spunto sarai di imprecazioni,



Prima che tu vada via, sarò uno sputo nel lavabo, una ferita sulla guancia, sarò un mal di pancia, sarò l'inizio di un disgusto, una nausea a fine pasto, un pasto senza sale, sarò il piatto del giorno, un menù senza contorno, sarò un conto troppo alto, una Venezia con l'asfalto, sarò andato anche a pregare, che Dio stia attento ai suoi regali, che non diventino fatali, sarò presenza in lontananza ,

con l'andatura dell'assenza, il vuoto che accompagna l'afa, aria ferma nel silenzio, sarò un nemico della vita, un botto che porta via le dita, sarò un depuratore, un mare che si fa palude, uno che subito delude, albergo che per sempre chiude,



Prima che tu sia andata via, sarò un ensamble di dolore, sarò legato al radiatore, labbra senza più sorriso, sarò quasi senza viso, avrò pupille dilatate, durante tutte le nottate, sarò pensare sempre a te, sarò uno sconosciuto, sarò infinitamente brutto, sbaglierò quasi sempre tutto, sarò una mano appesa al tram, un libro senza le parole, uno che ti ha dimenticata, per ricordarti per la vita, per maledirti all'infinito, una valigia smarrita ed impaurita, sarò un po' disorientato, un balenottero spiaggiato,

acrobata molto sbilanciato, un arrivista mai arrivato, un astronauta senza astri, una altitudine azzerata, uno che ha dato addio alla voglia, sarò me, me, me senza di te, sarò una porta che si chiude, senza fare altro rumore , sulla fine di un amore, non mangerò quella minestra, non salterò dalla finestra, sarò una ginestra,





una vacanza, sono stato una vacanza, dentro e fuori da una stanza, fumo gustato sulla soglia, cocktail sdraiati sui gradini, parole cariche d'affetto, assaggiare il tuo rossetto, amore urlato a squarciagola, stupore azzurro scolorito



Una stagione, sono stato una stagione, sbocciata rosa a primavera, cadono i petali la sera, amore quasi obbligatorio, dolcezza amara a fine gusto, fine coi fuochi a fine agosto

prima il rumore del megafono; e poi il silenzio del telefono



Una stagione, sono stato una stagione, anzi uno stagionale, uno che segue il caporale, assunto in nero e mal pagato, per un lavoro da animale, dal tuo pulmino scaricato, con un sorriso liquidato



una falena ,sono stato una falena, feromoni da inseguire, luce abbagliante da abbagliare, amore folle da esibire, amore finto da strillare, al fine vinto dall'istinto, addio all'amore caro estinto,

un automobile, sono stato un'automobile, il sedile era scorrevole, tu hai fatto l'arrendevole, io ho fatto l'improbabile, il tutto era piacevole, la strada percorribile, ma il tutto poco realizzabile,



un oggetto, sono stato un oggetto, cubo di RubiK a 4 facce, facile da manipolare, oggetto da succhiare, oggetto da toccare, oggetto per giocare, un passatempo da passare, poi da rompere e buttare



Uno , sono stato solo uno, uno dei tanti abbindolati, uno che guardi salutare, del cui dolore non ti frega, uno che non fa tutto e subito, uno con cui ti senti in credito, uno a cui hai diritto di far male



un marinaio, sono stato un marinaio, incantato dal tuo sguardo , dal tuo canto di sirena, ho perso subito la vita , dalle tue onde sballottato, io e il mio cuore affamato



una giornata, sono stato una giornata, iniziata già finita, dalla durata programmata, all'improvviso rimandata, una giornata calda e fredda, una giornata umida e secca, una giornata tutti i gusti, una giornata lecca lecca



7 luglio 08

25 giugno 2009


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