di Benito Guerrazzi
Nonostante il solito minimalismo ed edulcarismo del PD renzista, queste strane e ultime elezioni comunali con le grandi città in ballo hanno già decretato e inaugurato la fine dell'ex rottamatore, elezioni parziali ma di palese valore politico nazionale e strrutturale.
Troppe balle, troppe riforme montagne annunciate e alla fine solo topolini, nessuna alternativa oltre il flop renziano, il PD regge solo come partito neodiversamente mafioso del Nord a Milano, anche per la debolezza del moderatissimo Parisi e nella Bologna rossa ostaggio dei centri sociali ai limiti degli anni di piombo (e poco da rallegrarsi gli elettori coglioni di Bologna, capitale con Ferrara di migranti e migrantopoli, metà regione destinata al degrado imminente e irriversibile; idem Milano con svolte filoislamiche tipo Londra con Mister Sala Expo, nonostante i buchi del grande evento, uomo di potere della Finanza Rossa). La carinissima Appendino dei 5STelle e di Grillo-Casaleggio... clamorosamente sovverte i pronostici, anche grazie ai voti dei leghisti o della protesta contro il vecchio centro destra e persino umilia per il ditacco la cariatide Fassino, Torino è grillina come - e ancora piu netta la vittoria- Roma Capitale con l'altrettanto deliziosa Raggi.
Il primo partito del web in Italia segnala svolte possibili con due netti successi di sicuro valore storico e - ribadiamo- anche simbolico, Roma e Torino! Nello stesso tempo, l'ultimo Berlusconismo è stato un flop annunciato, tempo di pensione per l'ex premier, largo alla Melloni e allo stesso Salvini per una destra nova e futura e tabula rasa con il passato: Salvini e la Lega non sfondano, unico partito radicale e antagonista in Europa frenato, per colpa anche proprio dei presunti alleati postberlusconiani. Neppure appunto in Emilia , ad esempio non solo a Bologna, ma anche nel ferrarese, a Cento.... Per la regione rossa ex ma ancora cattocomunista se non già islamocomunista, a parte Parma grillina e poco altro, Ferrara non a caso, tempo di altrettante tabule rasa, via i moderatini e gli ambigui giocatori voltaggabana alla ..Toselli ovunque, ammesso Ferrara nel 2019 che la città sia ancora tale e non un prevedibile drammatico borgo multietnico senza ritorno.
Nonostante il solito minimalismo ed edulcarismo del PD renzista, queste strane e ultime elezioni comunali con le grandi città in ballo hanno già decretato e inaugurato la fine dell'ex rottamatore, elezioni parziali ma di palese valore politico nazionale e strrutturale.
Troppe balle, troppe riforme montagne annunciate e alla fine solo topolini, nessuna alternativa oltre il flop renziano, il PD regge solo come partito neodiversamente mafioso del Nord a Milano, anche per la debolezza del moderatissimo Parisi e nella Bologna rossa ostaggio dei centri sociali ai limiti degli anni di piombo (e poco da rallegrarsi gli elettori coglioni di Bologna, capitale con Ferrara di migranti e migrantopoli, metà regione destinata al degrado imminente e irriversibile; idem Milano con svolte filoislamiche tipo Londra con Mister Sala Expo, nonostante i buchi del grande evento, uomo di potere della Finanza Rossa). La carinissima Appendino dei 5STelle e di Grillo-Casaleggio... clamorosamente sovverte i pronostici, anche grazie ai voti dei leghisti o della protesta contro il vecchio centro destra e persino umilia per il ditacco la cariatide Fassino, Torino è grillina come - e ancora piu netta la vittoria- Roma Capitale con l'altrettanto deliziosa Raggi.
Il primo partito del web in Italia segnala svolte possibili con due netti successi di sicuro valore storico e - ribadiamo- anche simbolico, Roma e Torino! Nello stesso tempo, l'ultimo Berlusconismo è stato un flop annunciato, tempo di pensione per l'ex premier, largo alla Melloni e allo stesso Salvini per una destra nova e futura e tabula rasa con il passato: Salvini e la Lega non sfondano, unico partito radicale e antagonista in Europa frenato, per colpa anche proprio dei presunti alleati postberlusconiani. Neppure appunto in Emilia , ad esempio non solo a Bologna, ma anche nel ferrarese, a Cento.... Per la regione rossa ex ma ancora cattocomunista se non già islamocomunista, a parte Parma grillina e poco altro, Ferrara non a caso, tempo di altrettante tabule rasa, via i moderatini e gli ambigui giocatori voltaggabana alla ..Toselli ovunque, ammesso Ferrara nel 2019 che la città sia ancora tale e non un prevedibile drammatico borgo multietnico senza ritorno.