Il Fatto Quotidiano: sfide futuriste vs la zombie politik


Pannella, Grillo e Ingroia  futuristi (divisi)

contro il grigiore della politica

 

C’è un filo che lega l’orripilante lingua-in-bocca tra il libertario col codino, digiunatore mediatico compulsivo, Marco Giacinto Pannella e il massiccio fascistone alla vaccinara Francesco Storace con l’eliminazione annunciata dal terminator Beppe Grillo dei residuati sindacali, ancora impegnati a presidiare i diritti del lavoro?

Tale filo di continuità può essere scorto nella tradizione del “lasciatemi divertire” cara al poeta futurista Aldo Palazzeschi. Tradizione italiana che si fa beffe della serietà seriosa, già rinverdita dall’arci futurista Berlusconi e che ora viene ulteriormente rilanciata dalle performance di comici mummificati o riciclati. L’irresponsabilità come marchingegno di irrisione. Anche se – per inciso – nel caso dell’ultima boutade grillesca sono proprio curioso di vedere come questa volta se l’arrangerà il giustificazionista perinde ac cadaver (nonché a tutela del proprio audience) Scanzi.

Futurismo contro grigiore, questa la chiave per decifrare lo scontro politico in atto? Tipo l’Antonio Ingroia che, nel migliore revival possibile della Commedia dell’Arte, fa la caricatura dei partiti acchiappatutto offrendo candidature a destra e manca; ultima quella a Emma Bonino, in gramaglie per l’ennesima follia del compagno politico di una vita (che –diciamolo – non ha mai saputo tenere a bada; secondo il peggiore stereotipo della moglie-vittima condiscendente).... C

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