Abbiamo l’onore d’essere testimoni di una trasformazione in atto. La storia ha visto signorie e potentati soccombere all’istituzione repubblicana che non consente continuità dinastiche e gerarchie feudali. Però le Caste consolidate soffrono la mancanza di privilegi feudali e l’aleatorietà delle incertezze elettorali. Ecco allora risorgere sulla nostra terra la nuova edizione di un potere bannale su base Regionale: la Multiutility, titolare di monopoli di fornitura ed esazione di tasse. Perché da noi? Perché è nota la docilità della popolazione ferrarese. I lettori dei quotidiani locali, sabato scorso (10/10/09) hanno appreso che il sindaco li ha ben rappresentati incontrando docilmente i Vertici della Multiutility Hera, dicendo: "A Hera va riconosciuta una politica di bilancio accorta e servizi di qualità". Poi, ammirato, ha osato aggiungere (non sappiamo se arrossendo, pudibondo, ma piace immaginarlo in questa vereconda delicatezza) che le tariffe praticate dovrebbero diminuire. Da notare l’urbanità di quel “dovrebbero” riferito alle tariffe, non alle persone, finalizzato a non ferire la suscettibilità dei Signori di Hera. Li vediamo, infatti, nelle foto sorridere benevolmente dall’alto al loro vassallo sindaco.
Il motivo dell’incontro con i nuovi Signori era un pubblico riconoscimento di titolarità di un diritto di Banno, l’estensione del loro monopolio sul teleriscaldamento alle fonti geotermiche non sfruttate del territorio comunale. E’ bello pensare che i beni peculiari della collettività siano in mani forti e sicure. La Giunta ha rotto finalmente gli indugi, unendo così le ex nostre reti all’ex nostro acquedotto sotto la Signoria Hera. Il prezzo di vendita delle reti corrisponde ad un ventesimo del prezzo di costo, ma per il sindaco il gioco vale la candela. Cosa sarebbe successo se, invece di cedere il nostro patrimonio ad una potente Multiutility, il Comune imprudentemente ne avesse mantenuto la proprietà? Un disastro! Invece oggi le nostre tariffe acqua sono solo il triplo di quelle di Milano e il doppio di quelle di Venezia, mentre la qualità, come in tutte le Signorie di Banno, è quella di legge: l’acqua distribuita è priva di ciò che legge impone di eliminare e contiene tutto ciò che la legge non obbliga ad eliminare. A Ferrara, docilmente, con l’acqua si beve un milione di sostanze aliene, ma perfettamente in regola, e a prezzi concorrenziali con la Levissima.
Il nostro ineguagliabile sindaco, non ha voluto da par suo far mancare la ciliegina sulla torta. Utilizzando magistralmente i residui poteri municipali non ancora ceduti ad Hera, nel conferimento delle Reti farà in modo che sia riconosciuto il diritto di uso perpetuo e inalienabile a favore del Comune di Ferrara, stroncando sul nascere eventuali velleità di Hera di fornire acqua e gas ai Comuni di Milano o Venezia con le condotte di Ferrara! Come farebbe la popolazione ferrarese senza un avvocato difensore simile? Gliene saremo grati in eterno.
Paolo Giardini
www.progettoperferrara.org