Tra i generi letterari che hanno saputo prevedere il futuro, la
fantascienza occupa ovviamente un posto di rilievo. Negli anni abbiamo
assistito a diversi esempi di questa capacità di precognizione: il
cyberspazio tratteggiato da William Gibson nel Neuromante è ormai una realtà consolidata, i quotidiani online e i tablet che fanno capolino in 2001: Odissea nello Spazio
di Arthur C. Clarke sono ormai il fulcro delle nostre giornate e le
preoccupazioni dovute alla pervasività della sorveglianza che George
Orwell aveva espresso in 1984 si sono rivelate più fondate del previsto.