......estratto
Nei successivi quattro anni diventa una diva internazionale grazie a titoli indimenticabili come La notte, L'eclisse, Deserto rosso, ma l'incontro con Antonioni data già dal 1957 quando presta la voce a Dorian Gray ne Il grido. Tutti i grandi registi internazionali la vogliono anche perché oltre a un volto bellissimo e misterioso sfoggia una voce roca e pastosa. Negli anni '60 si è cimentata più volte anche con la tv.
Monica Vitti abbraccia l'idea della commedia grazie a Mario Monicelli, che la vuole protagonista de La ragazza con la pistola. In pieno '68 porta in scena l'emancipazione della timida siciliana Assunta Patané, che insegue fino in Inghilterra l'uomo che l'ha disonorata per poi capire che si può essere libere e onorate anche senza passare per il delitto d'onore.
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*Una stella autentica saluta la Terra e danza per sempre come Stella nuova pura nel cielo. Un epoca stessa del vero cinema italiano, la sua migliore stagione, se ne va.... Non solo una grande e bella singolare attrice, una grande donna, capace di fare realtà dell'anima italiana nel miglior novecento boom. Memorabili i film con Antonioni, gli stessi Alberto Sordi e Giannini, con tutt'oggi lezioni contro cetrto infame politicamente corretto e regressione della (entro certi limiti ovvio) necessaria guerra pace dei sessi.
Un abisso tra Monica Vitti e certe attrici totalmente fiction letterali attuali... Asino Rosso