Passa ai contenuti principali

In memoria di Paolo Bertelli: intervista (2010) Night & Blues





di R. Guerra  by Ferrara SuperEva

Domenica 18 7 riparte Night & Blues, nona edizione, da sempre fiore all'occhiello dell'estate ferrarese, con in scena per diverse settimane alcune della migliori band ferraresi, nazionali straniere contemporanee. Presso il Chiostro di Santa Maria della Consolazione in Via Mortara. Non solo Blues settoriale, ma al passo con i tempi, band contaminate con variabili rock jazz, hip hop global, spaccato significativo di certo sound contemporaneo in divenire che attesta ancora di più, assieme a Ferrara sotto le Stelle, il festival Buskers, il Torrione Jazz Club, High Foundation, Ferrara stessa capitale di certa "rockpop" cultura. E in tali casi con sinergie istituzionali particolarmente efficaci, lungimiranti e meritocratiche. Gabriele Mantovani, Paolo Bertelli e Lauro Luppi, tra i curatori e animatori, tutti ben noti a Ferrara e fuori mura della rassegna. Da segnalare in particolare per quest'ultimo- Luppi- i link vincenti per ospitare musicisti del calibro di Ermanno Signorelli - Ares Tavolazzi Giampiero Burza I London Cafè (tributo ai Dire Straits) I Cisalpipers Il Barioca 5ett Paolo Bonfanti-

Abbiamo intervistato nello specifico, uno dei curatori storici di Night & Blues, Paolo Bertelli, musicista anch'esso, sorta di eminenza sempreverde (mai grigia) da decenni dell'ambiente musicale ferrarese. Un paio di anni fa anche giustamente ben evidenziato dal bellissimo libro di Monica Forti, "Fiori di Zucca" dedicato a personaggi underground della cultura ferrarese.

D-Bertelli: da decenni protagonista della cultura musicale a Ferrara: le tappe più importanti
R- A livello soggettivo, sono in giro fin dagli anni '60: all'epoca suonavo la chitarra, collaborai con molte band pop beat progressive ferraresi e italiane, tutte meritevoli ed eroiche (all'epoca). Cito a memoria…Circuito Stampato, Capitolo VI, Le Stagioni. Dagli anni 80/90 privilegio l'armonica a bocca. Infinite, quasi, jam sessions e collaborazioni, attualmente in particolare la Steve Mancini blues band. Come curatore eccetera, ho quasi perso la memoria. Meglio rinviare alle cronache dei giornali ferraresi e non solo o al mio sito.. Amo comunque sempre ruoli sobri, sono sempre onorato di lavorare con grandi professionisti e se parliamo di Ferrara città d'arte, sono fiero del mio – a volte anche oscuro- contributo. Anche con a suo tempo la mia prestigiosa etichetta discografica "Musicando" …

D- Night & Blues edizione numero 9: breve cronistoria
R-L'evento nasce circa 10 anni fa da un'idea del sottoscritto e di Gabriele Mantovani in collaborazione con Commissione Cultura Circoscrizione Centro del Comune di Ferrara, tutt'oggi partnership. La Prima edizione ebbe in programma appena due serate : vvia via sempre ampliate, anche grazie al grande impegno del Rione Santo Spirito (nel 2010 diventano 11 le serate dei concerti) e alla recettività dell' Assessorato alla Cultura (da Ronchi a Maisto, oggi). In chiave sempre più ampia e esponenziale, quasi, Night and Blues ospita band nazionali, (alcune anche straniere), ferraresi, tra le più significative.

D- A memoria, quali i concerti più eccitanti?
R-Tutti interessanti a volte esaltanti, per atmosfere e audience. La manifestazione, anno dopo anno, cresce, in qualità e appunto successo. Tra i tanti protagonisti, Ares Tavolazzi, (ex Area) , Roberto Formignani, Antonio D'Adamo- purtroppo come noto scomparso prematuramente (Bluesman) Adriano Barbieri, Lele Barbieri, Stefano Peretto, Alfonso e Daniele Santimone, Roberto Manuzzi…..; tra gli stranieri, a puro esempio, Bessi Boni Trio, Darby Tench, Daniella Firpo e altri. Quest'anno grande attesa per Tom Sheret e i Barioca 5ETT ad esempio. In più sono arrivati nuovi e singificativi input da alcune stagioni grazie a certa sinergia con il Torrione Jazz Club e con il Conservatorio ferrarese che curano specifiche inziative.

D- La cultura a Ferrara, fase propulsiva o calante?
R-A Ferrara da molti anni nei fatti esiste un grande fermento indubbio che nessuno nega in sé. Certamente notevole è l'impegno (spesso anche disinteressato o quasi) dei vari curatori e degli organizzatori, di diverse associazioni di base (non necessariamente sinergiche a livello istituzionale). Per il futuro, la via privilegiata (e già alcuni lo fanno, Comune a parte) è una presenza costante (oggi episodica) di sponsor privati, fondamentale per integrare certo attuale autofinanziamento (oltre a a volte fondamentali input econonomici istituzionali). Riguardo certa critica diffusa a Ferrara che narra di certo monopolio ideologico se non di casta culturale, non la condivido affatto. Magari maggiore apertura verso soggetti o associazioni indipendenti sarebbe auspicabile, ma nessuna casta… Oppure, qualche sguardo più attento a certa contemporaneità extraferrarese (anche a livello organizzativo e di marketing o del web) sarebbero stimoli nuovi importanti. Ferrara comunque, almeno in termini quantitativi di eventi, piccoli o grandi, non ha nulla da invidiare a tante altre città italiane.

Post popolari in questo blog

AGAR, ISMAELE E MAOMETTO (E L'ISLAM)

Alla Mecca il profeta preferito dai musulmani era Mosè; a Medina il suo posto fu preso da Abramo, e Maometto trovò ottime risposte da opporre alle critiche degli ebrei:lui e i suoi musulmani erano tornati allo spirito più puro della fede (hanifiyya) proprio di quegli uomini che erano stati i primi muslim a sottomettersi a Dio. Non sappiamo fino a che punto Maometto abbia condiviso il desiderio di alcuni arabi degli insediamenti di tornare alla religione di Abramo. Nel Corano non viene fatta menzione della piccola setta meccana hanyfiyya;e la figura di Abramo prima delle sure medinesi fu oggetto di scarso interesse. Tuttavia, sembra che in questo periodo i musulmani chiamarono la loro fede hanifiyya, la vera religione di Abramo. Maometto aveva quindi trovato una via per confutare gli ebrei, senza abbandonare l'idea centrale della sottomissione a Dio anziché a una mera espressione terrena della fede, e la rivalutazione dell'importanza di Abramo gli permise di approfondire tale c...

-Heliopolis-Rivista- Delouze e Gattari...Petrongari

 a cura di Sandro Giovannini.Filosofia Estrema       Presentazione di UMBERTO PETRONGARI Il mio saggio (ancora inedito, e – forse provvisoriamente – intitolato Deleuze-Guattari, Sade-Masoch ), è soprattutto sull’ Anti-Edipo di Deleuze-Guattari , opera tale da contrapporsi alquanto nettamente alle posizioni di Masoch, e, soprattutto, a quelle di Sade: anche, quindi (e in particolare), a quelle che emergono dal suo breve scritto su ciò che deve intendersi per repubblicanesimo (scritto dedicato ad ogni francese dallo spirito illuministico-rivoluzionario, al fine di portarlo a pieno compimento).    Ma per quel che riguarda il masochismo, la sua interpretazione deleuziana, mi deriva dalla lettura di uno scritto (del 1967) che il filosofo francese dedica a Masoch. Ebbene, tale scritto, si occupa abbastanza approfonditamente anche del pensiero sadiano, anche allo scopo di chiarire le differenze tra l’uno e l’altro fenomeno (perlomeno a dire di Deleu...

Maria Marchese,Poesia,inedito,Dans Le Miroir -Francese

 VIDEO M Marchese     https://asinorossoferrara.blogspot.com/2025/01/maria-marchesepoesiaineditodans-le.ht ml   .. 𝐬𝐭𝐚𝐦𝐚𝐭𝐭𝐢𝐧𝐚 𝐟𝐚𝐜𝐜𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐢𝐥 𝐛𝐢𝐬 𝐢𝐧 𝐩𝐨𝐞𝐬𝐢𝐚! 𝐀𝐛𝐬𝐨𝐥𝐮𝐦𝐞𝐧𝐭... 𝐃𝐢𝐫𝐞𝐭𝐭𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐝𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐯𝐨𝐜𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐌𝐚𝐫𝐜𝐡𝐞𝐬𝐞 Maria Marchese 𝐥'𝐢𝐧𝐞𝐝𝐢𝐭𝐚 𝐃𝐨𝐮𝐜𝐞𝐦𝐞𝐧𝐭 𝐝𝐚𝐧𝐬 𝐥𝐞 𝐦𝐢𝐫𝐨𝐢𝐫 𝐒𝐜𝐫𝐢𝐭𝐭𝐚 𝐞 𝐢𝐧𝐭𝐞𝐫𝐩𝐫𝐞𝐭𝐚𝐭𝐚 𝐝𝐚 Maria Marchese 𝐈𝐬𝐩𝐢𝐫𝐚𝐭𝐚 𝐝𝐚 𝐆𝐢𝐨𝐜𝐡𝐢 𝐩𝐫𝐨𝐢𝐛𝐢𝐭𝐢 𝐝𝐢 𝐍𝐚𝐫𝐜𝐢𝐬𝐨 𝐘𝐞𝐩𝐞𝐬 𝐉𝐚𝐦𝐚𝐢𝐬 𝐬𝐚𝐧𝐬 𝐥𝐚 𝐩𝐨𝐞́𝐬𝐢𝐞, 𝐥'𝐚𝐦𝐨𝐮𝐫, 𝐥'𝐚𝐫𝐭, 𝐥𝐞 𝐫𝐞̂𝐯𝐞, 𝐥𝐞 𝐛𝐨𝐧𝐡𝐞𝐮𝐫 𝐞𝐭 𝐥'𝐢𝐧𝐚𝐭𝐭𝐞𝐧𝐝𝐮 𝐩𝐥𝐮𝐬 𝐛𝐞𝐚𝐮 𝐪𝐮𝐞 𝐩𝐫𝐞́𝐯𝐮! Infospaziodedicato zoomonart.blogspot.com    Continua la ricerca anche in lingua francese della Poetessa e  "esperta" in moda Maria Marchese, nota anche per il Libro, Le Scarpette Rosse,  per certa animazione e interviste articoli Video in riviste specializzate, bel mix t...