V. Conte: Donna creazione Salento, tango come taranta e futurismo


 postato in neofuturismo
 
VITALDO CONTE: DONNA CREAZIONE SALENTO, TANGO COME TARANTA E FUTURISMO


Il flauto di Pan, come ho scritto più volte, è ancora un possibile richiamo per la nostra rianimazione naturale, in cui l'arcaico e il contemporaneo possono fondersi nelle lingue della creazione. Questo flauto prepara il ritorno di Dioniso, dio venerato soprattutto dalle donne.

Le Baccanti possono divenire Creative Disperse, accompagnando un Dioniso poeta errante. La Donna: Seduzione Ragnatela è un mio immaginario di ideazione che esprimo attraverso momenti di CreAzione. Quest'ultima indicazione diviene titolo di un mio evento al Boschetto San Vito di Trepuzzi (LE) il 5 settembre 2021, patrocinato dal Comune e dalla Trepuzzi Commissione Pari Opportunità. Il coordinamento artistico è di Tiziana Pertoso, che opera insieme alle Creative Disperse: Laura Baldieri, Simona Cofano, Donatella Nacci, Carolina Pepe. Partecipa la danzatrice di pizzica Maria Pezzuto. Interviene Gioacchino Palma (direttore artistico di' Bande a Sud').

Le Creative Disperse esprimono il loro sentirsi "seduzione ragnatela" nelle erranze della propria creazione dionisiaca. Gli abiti-corpo e i fili con testi, legati o esposti ¬ su tronchi di albero, panchine – vogliono esprimere una poesia di pensieri sogni suoni…

La "tela-ragnatela di attrazione" della donna vuole irretire oscuramente il maschio. Questa dinamica mi fa scattare una comparazione: la donna che balla il Tango con la donna salentina nella Taranta, "pizzicata" dal ragno del dio che danza.
L'ispirata baccante può essere naturalmente attratta dalla contiguità Taranta-Tango, poiché desidera l'estrinsecazione rituale di un proprio movimento. Questo può divenire "seduzione ragnatela" di CreAzione, oltre che testimonianza del proprio sentire corporale.

Nell'ottobre 2007 proposi a Lecce (Torre del Parco) la mostra Taranta-Tango attraverso le intriganti proposte di alcune delle artiste presenti in Donna-Arte, la grande esposizione che curai nel 2007 al Centro Fieristico di Trepuzzi (LE) con artiste salentine, del Sud Italia e dell'Iran. Nel dicembre 2007 presentai la manifestazione Abito-Corpo e Tango a Roma (Archivio Menna/Binga).

La possibile contaminazione 'Taranta-Tango' è presente nel mio intervento Rosa rossa Ritual Tango, accompagnato dal suono-rumore di Creative Disperse, alla Casina Serrezzula di Magliano (LE) il 4 sett. 2021. 'Dioniso in Taranta-Tango' entra in questa serata, presentata da Salvatore Luperto, a cui partecipa anche Roberto Lupo che guarda la Taranta "Come ragno Come tela".

Nel maggio 2009 presentai Rosa rossa come Donna d'Arte in alcuni eventi nel Salento: a Trepuzzi (Centro Polivalente) e a Vaste (Piazza Dante). In questi presentai il Tango-Taranta, ricordando il Futurismo e Valentine de Saint-Point, autrice tra l'altro dei manifesti sulla Donna futurista (1912) e sulla Lussuria (1913). Alla Rosa Lussuria di Valentine dedicai mie mostre con Laura Baldieri e Tiziana Pertoso: a Lecce (Biblioteca Prov. 'N. Bernardini', 2010) e a Brindisi (Palazzo Granafei-Nervegna, in 'I Linguaggi della Sperimentazione' a cura di Carmen de Stasio, 2014).

La "normalizzazione" del Tango era stata avvertita da Marinetti in una sintomatica lettera dell'11 gennaio 1914, intitolata Abbasso il tango e Persifal. In questa denunciava l'illanguidimento di questo ballo, "purgato" dalle provocazione e licenziosità delle origini: «Barbaro! Un ginocchio fra le cosce? Eh via! ce ne vogliono due! Barbaro! Ebbene sì, siamo barbari! Abbasso il tango e i suoi cadenzati deliqui. Vi pare molto divertente guardarvi l'un l'altro nella bocca e curarvi i denti estaticamente l'un l'altro, come due dentisti allucinati?».