Era in corso in quel momento la mostra curata da Vittorio Sgarbi intitolata “Museo della Follia. Da Goya a Bacon” con una serie di opere di artisti accomunati da visioni oniriche, ritratti dalle espressioni disturbate e disturbanti, paesaggi allucinanti e installazioni disequilibranti. Chiaramente è stata una di quelle mostre che non si possono definire “belle” nel vero senso del termine (come sapete quando si parla della cosiddetta arte moderna e contemporanea purtroppo questo termine “bello” lascia quasi sempre piuttosto interdetti, ad esser gentili…); la collocherei piuttosto tra le mostre che si possono definire interessanti, soprattutto per gli addetti ai lavori....
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