Dimenticando Godot: Samuel Beckett e il Teatro dell'Assurdo Formato Kindle
"Ricorre quest'anno (2019) il trentesimo anniversario della morte di Samuel Beckett, il più importante drammaturgo del secondo Novecento. Con la sua opera teatrale d'esordio, Aspettando Godot, Beckett scardinò l'idea di teatro, così come nel primo Novecento uno dei suoi maestri, James Joyce, aveva scardinato la struttura del romanzo. Con questo suo attento, articolato ed esaustivo saggio, Riccardo Roversi indaga Beckett uomo, drammaturgo, narratore e poeta".
D'altitudine persino internazionale questa analisi critica omaggio dello scrittore Riccardo Roversi all'immenso Samuel Beckett, artista rivoluzionario del Novecento nel teatro come paradigma del mondo e del nostro tempo ancora fortemente debitore di quel Novecento tutt'oggi vuoi contaminazione pesante negli anni duemila (politica economia e psicologia collettiva) vuoi nobile modernità incompiuta (Arte e Scienza). Una Scansione diversamente biografia anche... questa di Roversi su Beckett, appunto memo/e contemporaneo-i da riscoprire nella sua psicologia abissale, cantore contro l'omuncolo già robotizzato ancora vincente e dell'Homo Sapiens possibile e desiderabile prima o poi all'orizzzonte in questo stesso secolo 21, prova quasi popperiana della lungimiranza previsionale dell'artista.
... Beckett oltre Pirandello e lo stesso genio dell'artificio Wilde, potenziante Joyce, fino allo stesso Carmelo Bene per la visionarietà e Lindsay Kemp per la Bellezza sublime modello Alice in Wonderland significanti nel divenire Doppio e Multitasking di Godot: oltre anche Godot, come tacita Roversi, per certa critica altrove..."solo" punto di traguardo, al contrario nel registro di sistema di Beckett, sempre una aurora rigenerante la cosiddetta umanità, secondi zero infiniti nella combinatoria mutante di "psicologie" creattive sconosciute. (R.G.)