Pierfranco Bruni e la poesia visiva

 
Pierfranco Bruni (Cosenza, 9 maggio 1957) è uno scrittore e giornalista italiano.
Archeologo direttore del Ministero Beni Culturali, componente della Commissione UNESCO per la diffusione della cultura italiana all'Estero, coordinatore del progetto del MiBAC di valorizzazione dei beni culturali nelle comunità di minoranze etnico – linguistiche, Pierfranco Bruni è presidente del Centro Studi Francesco Grisi e vicepresidente del Sindacato Libero Scrittori Italiani.

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Biografia

Pierfranco Bruni nasce a San Lorenzo del Vallo in Calabria. Nel 1974, al quarto anno di Liceo Scientifico, si trasferisce presso l'Istituto Magistrale di Cassano dove si diploma. Nel 1975 pubblica il suo primo libro di poesie: Ritagli di tempo. Nel 1978 si laurea in Lettere Moderne a Roma con una tesi su "Sandro Penna e la poesia ermetica" e nel 1981 consegue una seconda laurea in Pedagogia con la tesi "Il linguaggio e la poetica nelle ultime opere di Sandro Penna".[1] Nel 1978 stringe amicizia con Alberto Bevilacqua durante la presentazione del romanzo Una scandalosa giovinezza, in tale occasione ha modo di conoscere anche lo scrittore Francesco Grisi.
Nel 1998 presiede la commissione del premio «Ori di Taranto» composta da Raffaele Nigro, Stefano Zecchi, Franco Cardini, Aldo di Lello, Nuccio Fava, Francesco Grisi, Mauro Mazza e Walter Pedullà.[2] Nel corso degli anni ottanta e Duemila svolge un'intensa attività giornalistica collaborando con diverse testate, tra cui il Secolo d'Italia. Nel 2011 viene nominato Consulente culturale della Presidenza della Camera dei Deputati per le Celebrazioni del 150º anniversario dell'Unità d'Italia.[3]
Nel 2014 collabora, promuove e partecipa a diversi tributi eventi anniversari dedicati a illustri scrittori e intellettuali o personaggi italiani: Francesco Grisi, Giuseppe Selvaggi, Giuseppe Berto[4], Alberto Bevilacqua, anche in programmi Rai.

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