Mentre a Ferrara le news sulla mummia Carife si rivelano sempre più un pozzo senza fondo, una caduta verticale a suo tempo, dati dal Resto del Carlino praticamente ufficiali, di raro crac in pochi anni, dopo il 2012, prima del crollo ben noto e tutto l'affaire (ma ancora nessuno fa i nomi dei pezzi grossi politici della fu sinistra che ha sempre condizionato la Banca, ferraresi e non solo..) ancora nel 2016, dopo una intervista a quei ragazzacci di Casa Pound, non necessariamente creativi ma neppure dei demoni, la fu sinistra stessa si è scatenata con una gulagizzazione virtuale a dir poco rivelatrice...
L'abbiamo già detto e ridetto ( e non solo noi), citando fonti storiografiche, anche di sinistra non omologata e autorevoli che qua a Ferrara la fu sinistra, certa casta culturale o certa mediocrità partitica, finge non esistano. Abbiamo evidenziato che definirsi ancora fascisti o comunisti nel 2016 e alla luce non negoziabile delle degenerazioni del comunismo (appena pubblicata la bio di Stalin, 60 milioni di vittime e perseguitati) e del fascismo (qua la pubblicistica della Resistenza in sè è altrettanto non negoziabile) è un errore storico linguistico, altro recuperare certa memoria storica, vale per l'architettura e certo fascismo sociale ecc., vale per Marx, Gramsci, Togliatti e Berlinguer (il comunismo italiano fu almeno parzialmente una eccezione oggettiva). L'ANPI, comunque - anche se arroccato su certa vulgata anacronistica- è un valore storico e come bisogna leggere nella complessità (e non con lo stile politichese ignorante e non conoscitivo e non più credibile) certi eventuali eccessi di Cevolani o altri di tale spessore domandano altrettanti sguardi complessi. senza basse retoriche. Nel 2016 la storia, la cultura, la conoscenza in sè devono essere al di là dell'ideologismo e della destra e della sinistra, questo è l'abc della conoscenza. Se poi qua Ferrara la conoscenza è un optional, la dice lunga e spiega il degrado generale della città
Degrado che giustifica semplicemente un diversamente virtuoso (per dirla con Beppe Grillo e Casaleggio, geniaccio futuribile e prematuramente scomparso) Vaffa....
L'abbiamo già detto e ridetto ( e non solo noi), citando fonti storiografiche, anche di sinistra non omologata e autorevoli che qua a Ferrara la fu sinistra, certa casta culturale o certa mediocrità partitica, finge non esistano. Abbiamo evidenziato che definirsi ancora fascisti o comunisti nel 2016 e alla luce non negoziabile delle degenerazioni del comunismo (appena pubblicata la bio di Stalin, 60 milioni di vittime e perseguitati) e del fascismo (qua la pubblicistica della Resistenza in sè è altrettanto non negoziabile) è un errore storico linguistico, altro recuperare certa memoria storica, vale per l'architettura e certo fascismo sociale ecc., vale per Marx, Gramsci, Togliatti e Berlinguer (il comunismo italiano fu almeno parzialmente una eccezione oggettiva). L'ANPI, comunque - anche se arroccato su certa vulgata anacronistica- è un valore storico e come bisogna leggere nella complessità (e non con lo stile politichese ignorante e non conoscitivo e non più credibile) certi eventuali eccessi di Cevolani o altri di tale spessore domandano altrettanti sguardi complessi. senza basse retoriche. Nel 2016 la storia, la cultura, la conoscenza in sè devono essere al di là dell'ideologismo e della destra e della sinistra, questo è l'abc della conoscenza. Se poi qua Ferrara la conoscenza è un optional, la dice lunga e spiega il degrado generale della città
Degrado che giustifica semplicemente un diversamente virtuoso (per dirla con Beppe Grillo e Casaleggio, geniaccio futuribile e prematuramente scomparso) Vaffa....