Non solo l'albero di Natale futuristico a Ferrara per questo 2015, celebrato oltre mura. In questi giorni recensioni speciali del futurista ferrarese Roby Guerra, dopo certe polemiche sulla sua difesa del vescovo Negri, quasi come risposta esplicita d'avanguardia.... E sulla stampa nazionale, non solo locale... Segnaliamo infatti su Meteo Web (noto magazine di divulgazione scientifica) e la Notizia 24,(Quotidiano on line di Roma) dove scrive regolarmente, ospite blogger, una recensione, rispettivamente, su un recente libro edito dal Corriere della Sera (La Scienza come un Romanzo...) dedicato a Copernico, Il Segreto di Copernico. Storia del libro proibito che cambiò l'universo, di Dava Sobel... con il titolo Copernico 2.0, verso la "religiosità" scientifica e L'aeropoema di Gesù secondo Luigi Tallarico, l'ultima opera di Marinetti, analizzata dopo una recente revisione del più grande forse storico del futurismo vivente, appunto Tallarico, già benemerito di stato per la cultura (2001) e presidente del Sindacato Libero Scrittori. Non ultimo come poi puntualizzato da altra versione edita su Ferrara Italia per il libro finale futurmistico di Marinetti, interventi di rara sintesi per orizzonti concilianti e creativi tra scienza e fede (cristiana). Con un buon Natale a tutti quanti, come evidenziato in quest'ultimo stesso articolo e con la celebre lapide ricordo su Copernico a Ferrara a suo tempo, fotoevidenziata nel primo articolo tutt'oggi visibile alla Biblioteca Ariostea "... Copernico con le sua scoperta – contro il senso e la percezione comune e contro Aristotele e il dogma religioso- ci manifesta ancora la scienza originaria moderna come futura religiosità cosmica, come nel contemporaneo, auspicavano e auspicano gli stessi Einstein, Freud, Jung, T. de Chardin, Guitton, lo stesso Zichichi e molti altri scienziati, persino tacitamente Norbert Wiener con Dio &Golem s.p.a…".
Alla Mecca il profeta preferito dai musulmani era Mosè; a Medina il suo posto fu preso da Abramo, e Maometto trovò ottime risposte da opporre alle critiche degli ebrei:lui e i suoi musulmani erano tornati allo spirito più puro della fede (hanifiyya) proprio di quegli uomini che erano stati i primi muslim a sottomettersi a Dio. Non sappiamo fino a che punto Maometto abbia condiviso il desiderio di alcuni arabi degli insediamenti di tornare alla religione di Abramo. Nel Corano non viene fatta menzione della piccola setta meccana hanyfiyya;e la figura di Abramo prima delle sure medinesi fu oggetto di scarso interesse. Tuttavia, sembra che in questo periodo i musulmani chiamarono la loro fede hanifiyya, la vera religione di Abramo. Maometto aveva quindi trovato una via per confutare gli ebrei, senza abbandonare l'idea centrale della sottomissione a Dio anziché a una mera espressione terrena della fede, e la rivalutazione dell'importanza di Abramo gli permise di approfondire tale c...